Restauratore presso il Museo di Villa Giulia
di Ennio Tirabassi
L’Accademia era in declino tra un lavoro temporaneo e l’altro mi iscrissi al quinto anno del liceo artistico per poter accedere a Lettere e Filosofia con indirizzo storico artistico, superai l’anno a pieni voti con l’apertura a tutte le facoltà universitarie. L’università mi deluse. Mi sembrava di disimparare, trovavo insegnanti che ignoravano la provenienza della luce, il colore, si rifacevano esclusivamente ai testi che compresi fossero pure obsoleti.
In quel periodo mi segnalarono l’esistenza di un’università di restauro presente nella Capitale. L’ICR, unica università al mondo che si trovava in piazza San Francesco di Paola. Era il mese di settembre quando mi recai trovai l’istituto chiuso ma nella piazzola di fronte c’erano alcune persone a cui mi rivolsi per avere informazioni sulle modalità di iscrizione. Mi sconsigliarono subito, dissero che era una scuola molto selettiva dove su 700 richieste riuscivano ad accedere solo quindici allievi di cui cinque stranieri.
Mostrai loro il book che portavo sempre con me, visionarono e commentarono tra loro le mie opere come se io non ci fossi, restituendomi il book uno di loro mi disse “se non fai il restauratore te non lo fa nessuno”. Da loro fui inoltre indirizzato da Eugenio Mancinelli da cui presi lezioni private per poter accedere all’istituto, lo stesso mi convinse a rispondere al bando per il concorso da Restauratore di Stato: sette posti in tutta Italia, uno fu il mio. Mi mandarono al Museo di Villa Giulia, dove sognavo di lavorare quando ero piccolo ma in quel momento, ero indirizzato verso Palazzo Venezia o Barberini, in fin dei conti il concorso vinto era per il restauro di dipinti non di ceramiche etrusche.
Erano gli anni Settanta e nulla fu programmato come potrebbe sembrare ma frutto di una serie di coincidenze che mi portano a credere che ero predestinato a tutto ciò che poi venne e tuttora accade: sono un restauratore di ceramiche antiche e tele tra i più noti.
A proposito, l’uomo in piazza dalla fase profetica era Cesare Brandi. Suo “Teoria del Restauro”.