I Vasi Parlanti, una nuova rubrica curata dal professor Ennio Tirabassi, che da qui in poi racconterà, tra leggenda e verità, l’affascinante mondo antico.
L’archeologo, durante la sua lunga carriera da restauratore ha avuto l’onore di toccare e risanare immense quantità di oggetti di ogni tipo e forma, spesso forgiati e decorati da artisti che hanno fatto la storia dell’arte.
É la volta di Dionisio
Vi voglio raccontare – per la bramosia che l’uomo ha sempre avuto per la ricchezza e in particolare per l’oro – quello che un piccolo contenitore in ceramica, oggi custodito nelle prime vetrine del Museo Etrusco di villa Giulia di Roma, ci può raccontare al di là dell’uso. Infatti i vasi e gli altri contenitori, racchiudono spesso nelle decorazioni, fatti mitologici o storie realmente accadute.
Re Mida, figlio di Gordio e di Cibele, re della Frigia, avendo salvato un Sileno, seguace di Dionisio (dio del vino) e ad esso riconsegnatolo, ebbe in dono dal dio la capacità di poter trasformare ogni cosa in oro. Il re in pochi istanti accumulò una grande ricchezza. Al momento di nutrirsi, però, anche il suo cibo venne tramutato in oro. A questo punto il suo più grande desiderio fu quello che Dionisio gli togliesse questo potere per ritornare ad essere un comune mortale. Ma rifiutare il dono di una divinità era considerato un grande oltraggio. Dionisio comunque tolse i poteri al re, ma per l’offesa ricevuta gli trasformò le orecchie come quelle di un asino. Il re teneva gelosamente nascoste le orecchie sotto il berretto frigio, ma il suo barbiere le scoprì; il re proibì a costui, pena la morte, di rivelare la cosa. Incapace di mantenere il segreto, il barbiere, fatta una buca nel suolo, vi parlò dentro, raccontando la sua scoperta, e poi colmò lo scavo. Su quella terra crebbero delle canne, le quali quando venivano agitate dal vento, dicevano a chiunque passasse che il re aveva le orecchie d’asino. Un’altra versione della leggenda ci dice che Dionisio consigliò al re di lavarsi le orecchie nel fiume “Pattolo”, le cui acque per quel bagno si arricchirono di pagliuzze o pepite d’oro. Altra versione ancora, fu che re Mida affogò nel fiume per la vergogna. Infine, un’altra leggenda racconta che il re Mida, protagonista insieme a Sileno, fu giudice di una gara musicale fra “Pan e Apollo”: egli sostenne la superiorità di Pan ed allora Apollo gli trasformò le orecchie.