I PRECARI DELLA SANITÁ

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Un esercito di quasi 55mila operatori sanitari da stabilizzare. Giuliano, Ugl Salute chiede di velocizzare l’iter legislativo.

Il grande esercito di professionisti chiamati per far fronte all’emergenza sta ottenendo, giustamente, forme di contratto a tempo indeterminato, ma si dimentica chi è inserito in graduatorie di concorsi espletati ed è ancora in attesa di chiamata.

Per questo motivo la Ugl Salute sta chiedendo che l’iter legislativo in questione, che dovrà definire criteri e requisiti di accesso,  sia accelerato, ricordando – dice il sindacato – che da anni chiede che al centro del rilancio del SSN ci siano i operatori della sanità. «Ogni situazione andrà vagliata con attenzione, contestualizzandola alla realtà del territorio e dei numeri. Vediamo delle difformità: ad esempio in Sicilia su 7.711 operatori sanitari reclutati, sono 7.068 i precari, mentre in Toscana su 7.468 chiamati sono 2.541 quelli con forme di contratto a tempo determinato. Non c’è tempo da attendere. La sfida al Covid e quella per dare agli italiani una adeguata assistenza è apertissima. Serve quindi cambiare rotta con la massima urgenza senza attendere ulteriormente» conclude Giuliano.