PER L’IMPOSSIBILITÀ DI POSIZIONARE I LIMITI A 50, SULLA DOGANALE DI CERVETERI SI CONTINUERÀ A VIAGGIARE A PASSO D’UOMO.
La coperta è sempre troppo corta. Prima la mancanza di fondi per tappare le buche e la conseguente decisione di abbassare i limiti fino a 30 chilometri orari, onde evitare risarcimenti onerosi degli automobilisti. Poi, dopo la bufera dei cittadini, il dietrofront di Città Metropolitana di rialzare questi benedetti limiti a 50. Ma, il problema, è che non ci sono cartelli disponibili in magazzino e non sono stati investiti fondi per comprarne di nuovi. Insomma, «finiti cartelli: si resta così» e cioè a 30 chilometri orari sulla via Doganale di Cerveteri.
Questa la risposta al comune etrusco di Palazzo Valentini, proprietaria della strada, una decisione che ha fatto esasperare ancor di più pendolari e automobilisti costretti a sopportare le carenze di soldi e le voragini sul manto stradale. Perciò si continuerà a procedere a passo di lumaca almeno fino a quando non verrà riqualificata la carreggiata. Un’arteria importante che attraversa tre comuni cerveterani: Valcanneto, Borgo San Martino e Ceri.
Le associazioni di categoria sono sul piede di guerra. «Una vicenda assurda – attacca Biagio Camicia, presidente di Consumatori Italiani Più Forti Cerveteri-Ladispoli – già la prima spiegazione era grottesca, e cioè che da 70 si scendeva a 30 chilometri perché non erano a disposizione dei fondi immediati per tappare le buche. Ora quest’altra risposta della mancanza dei cartelli rende la storia più paradossale. I cittadini intanto continuano a transitare in zone poco sicure, rischiando incidenti e di compromettere ruote e sospensioni delle loro auto».
Sul caso della mancanza dei nuovi cartelli il sindaco, Elena Gubetti, a conoscenza della problematica, non intende alimentare ulteriori discussioni. Si concentra piuttosto sui cantieri attivati affinché vengano migliorate le strade provinciali. «I lavori sono già iniziati in via Settevene Palo verso Bracciano – sostiene – e a brevissimo, ci dicono, partiranno proprio quelli sulla Doganale. Si farà di tutto per completare le opere entro un mese o poco più. Ringraziamo Città Metropolitana. La strada tornerà ad essere sicura».
Polemica l’opposizione. «La storia dei limiti di velocità che sono stati abbassati a 30 – si fa sentire Luigino Bucchi, consigliere comunale – è qualcosa di incredibile. Mi auguro possano davvero partire subito questi benedetti lavori che miglioreranno la parte della Doganale dal bivio di Ceri fino a via del Casalone e in aggiunta avverranno delle riparazioni di circa un chilometro nei pezzi più sconnessi». Accuse anche verso la giunta comunale. «I marciapiedi dall’Aurelia verso Borgo San Martino – aggiunge – sono pieni di erbacce cresciute a dismisura dopo le ultime piogge: è cresciuta una giungla. Perché il comune aspetta ad intervenire?».
È probabile dunque che già nel mese di luglio i limiti di velocità vengano innalzati. Ovvio, a patto che siano disponibili i cartelli con le nuove indicazioni agli automobilisti. Da un’area all’altra. Anche in via Chirieletti si viaggia a passo d’uomo per via delle radici dei pini che hanno sfondato la pavimentazione stradale. Chi vive nel quartiere Tyrsenia attende gli interventi promessi.