I DISTURBI DELLA SFERA SESSUALE

0
460
disturbi sessuali

È importante parlare in modo chiaro di disturbi della sfera sessuale. Spesso noi clinici vediamo persone singole o coppie che portano un disagio, un disturbo psicologico ma che tendono a nascondere oppure ad evitare di parlare delle problematiche della sfera sessuale.

L’OMS definisce la salute sessuale come uno stato di benessere fisico, emotivo, mentale e sociale legato alla sessualità; non è semplicemente l’assenza di malattia, disfunzione o infermità; è inoltre legata alla possibilità di avere esperienze sessuali piacevoli e sicure, libere da coercizioni, discriminazione e violenza.

Del 1976 (Helen Kaplan) la risposta sessuale è composta da 4 fasi: il desiderio, l’eccitazione, il platou, l’orgasmo e la risoluzione sia per i maschi che per le femmine. Ovviamente i disturbi si possono evidenziare in tutte e 4 le fasi.

La risposta sessuale è di origine prettamente fisiologica ma è influenzata da fattori culturali, educativi, personali e sociali. È importante, dal punto di vista clinico, inserire i disturbi sessuali portati dalla persona nel suo ciclo vitale: per esempio, il disturbo del desiderio assume un significato diverso in una persona di 25, in una donna che ha appena partorito oppure in un uomo che ha appena affrontato una separazione.

Dal punto di vista prettamente clinico, il DSM-V (Manuale Diagnostico Statistico dei Disturbi Mentali) differenzia i disturbi della sfera sessuale nei maschi e nelle femmine. Nei maschi, infatti, si parla di disturbo del desiderio, disturbo erettile, eiaculazione precoce o ritardata, dispareunia (dolore genitale durante la penetrazione) maschile. Nelle femmine si evidenziano i seguenti disturbi: disturbo del desiderio e dell’eccitazione, disturbi dell’orgasmo, disturbo del dolore genito-pelvico e della penetrazione (vaginismo).

A livello clinico è importante differenziare se il disturbo sempre esistito oppure se è “nuovo” e, in questo caso, indagare cosa è successo nel periodo antecedente alla prima comparsa del disturbo. È importante evidenziare che la risposta sessuale e il comportamento sessuale sono comportamenti e risposte naturali e che in qualsiasi momento del ciclo vitale si presenti un particolare disturbo è spesso accompagnato da un senso di vergogna (più o meno forte) o dalla sensazione di essere sbagliati. Molte persone, alle volte, tendono a nasconderlo oppure a considerarlo normale perché “è sempre stato così”. Vista la complessità dell’argomento, dei retaggi culturali, personali ed educativi è importante che il terapeuta abbia un approccio molto delicato verso la persona.

Al di là degli approcci terapeutici, è fondamentale che il terapeuta abbia la possibilità di lavorare in equipe con un andrologo, un ginecologo, un’ostetrica e uno psichiatra (alle volte un sostegno farmacologico può facilitare il processo terapeutico oppure il disturbo sessuale è all’interno di un disturbo psichiatrico).

È importante anche sapere che i disturbi della sfera sessuale potrebbero essere anche causati da problematiche fisiche come per esempio alterazioni pressorie, alterazioni tiroidee, diabete, esiti da chemioterapia, nonchè da una gravidanza. Spesso, sotto un disturbo della sfera sessuale, si nasconde un trauma (anche alle volte vicario, cioè raccontato) che non necessariamente riguarda la sfera sessuale. In questo caso è fondamentale dapprima risolvere il trauma originario e poi porre l’attenzione sul disturbo sessuale. Infine, se il disturbo viene portato solo da un partner, in certe fasi del percorso terapeutico potrebbe essere necessario il contributo del partner.

violenza
Dottoressa Anna Maria Rita Masin
Psicologa – Psicoterapeuta

Dottoressa
Anna Maria Rita Masin
Psicologa – Psicoterapeuta Psicologa Giuridico-Forense

Cell. 338/3440405
www.psicoterapeutamasin.it

Cerveteri – via Prato del Cavaliere, 5
Ladispoli – via Firenze, 76