Ancora una volta, come diceva Umberto Eco, «I social media danno diritto di parola a legioni di imbecilli che prima parlavano solo al bar dopo un bicchiere di vino, senza danneggiare la collettività. Venivano subito messi a tacere, mentre ora hanno lo stesso diritto di parola di un Premio Nobel. È l’invasione degli imbecilli». E solo insulti meritano coloro che in queste ore hanno messo on line la seguente notizia che hanno fatto il giro del web: “Uomo d’affari di Ladispoli muore in un incidente stradale. La Polizia riporta che la Ferrari 430 ha perso il controllo causando un grande incidente e una morte brutale”.
Riferimento evidente all’assessore al commercio Patrizio Falasca, spesso a Dubai, che invece gode di ottima salute ed in queste ore per motivi di lavoro si trova all’estero, ma non in Romania.
Una cattiveria che ha gettato nel terrore per ore la famiglia dell’imprenditore di Ladispoli che non riusciva a contattare Falasca, impegnato in colloqui di lavoro e col telefono spento. Una cattiveria vera e propria commessa de deficienti che ci auguriamo la polizia postale possa rapidamente. Sono state ore di panico, in subbuglio anche l’amministrazione comunale che ha tentato in ogni modo di contattare l’assessore. Amareggiato ed arrabbiato Patrizio Falasca che ha rilasciato la seguente dichiarazione: “Ringrazio il Coglione o i Coglioni che continuano a perseguitare, senza apparente motivo, me e la mia Famiglia. Pessimi! Mi dispiace per voi.. ma al momento godo di ottima salute. Imperdonabile invece lo spavento che avete causato ai miei figli e alla mia famiglia”.
A conferma della cattiveria di un’azione demenziale il fatto che la foto dell’articolo sarebbe stata inviata a persone vicine all’assessore per email, creando apprensione e panico.
Che dire? A Ladispoli la mamma dei deficienti è sempre incinta. Abbiamo solo una domanda per questi squallidi personaggi: e se un congiunto di Falasca, letta la falsa notizia, avesse avuto un attacco di cuore per il dispiacere?
Meditate branco di deficienti, meditate.
