I consiglieri Trani e Palermo replicano all’assessore Falasca

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Riceviamo e pubblichiamo dal Gruppo Consigliare Movimento Civico Ladispoli Città.
Assessore Falasca, forse le innumerevoli imprecisioni presenti nel suo articolo sono il frutto dell’euforia per la recente nomina ottenuta, ma è per noi necessario rompere l’idillio e puntualizzare alcune cose affinché i cittadini, referenti dell’azione amministrativa, possano avere le idee chiare. Fatti, non parole. Giusto?
Per prima cosa, la legge regionale n. 7 del 18/07/2017 sulla rigenerazione urbana, è frutto del lavoro della giunta guidata da Zingaretti, che i comuni sono chiamati a recepire e adottare. L’approvazione, come può notare da solo, risale a quasi un anno fa, ed è dunque di diretta competenza dell’attuale amministrazione e non della precedente, come lei vorrebbe far credere. Un buon provvedimento, su questo ha ragione, che abbiamo sostenuto e votato anche noi nell’ultimo consiglio comunale.
Per proseguire, lei saluta come “pionieristica” l’esperienza dello “sportello lavoro” che, annuncia, partirà entro il 15 luglio, spacciando un’iniziativa d’intermediazione tra lavoratori e aziende come un volano per creare occupazione a Ladispoli. Lei sa cosa significa il termine occupazione? Ha idea di cosa sia la dignità lavorativa? Perchè a noi le sue parole suonano solo come uno slogan confusionario e propagandistico.
A Ladispoli, esperienze di mediazione di questo genere, esistono da almeno quindici anni: start up innovative, sportelli d’iniziativa privata per l’accesso a fondi europei e apertura di nuove attività. Il comune stesso, grazie all’ex assessore Battillocchi, attivò il COL, sportello finanziato dall’allora Provincia di Roma e collegato alla Bic Lazio, per mettere in relazione domanda e offerta, svolgere corsi di preparazione per aspiranti imprenditori e per colloqui lavorativi, sia sul piano contabile che per ricercare fondi di sostegno. Negli stessi anni, l’amministrazione attivò anche la consulta delle attività produttive, per mettere in rete i settori produttivi e commerciali locali. Insomma, Falasca, fuori dagli slogan: lei sta dando spazio in Città ad un servizio di mediazione, per nulla innovativo e che ci lascia perplessi.
Per finire, continua citando le deleghe consigliari da noi ricoperte nella scorsa amministrazione, però lo fa dimenticando che bilancio ed attività produttive sono due settori distinti e, pur potendo muoversi in sinergia, devono produrre risultati ed effetti diversi. Per quanto riguarda invece la consigliera Palermo, delegata per meno di sei mesi alla conservazione del patrimonio archeologico e esperta del mondo scolastico, è evidente che lei sia andato completamente fuori tema.
Assessore Falasca, ciò che dal suo lungo comunicato evinciamo chiaramente è la difficoltà che mostra nel riconoscere lo scivolone nei confronti della memoria dei partigiani. Il 25 aprile è una data di fondamentale importanza per la Repubblica Italiana e, in modo particolare, per chi nelle istituzioni si trova ad operare e ci aspettavamo, almeno, delle pubbliche scuse per riparare al danno.
Di “imbarazzante” (per riprendere un suo termine) troviamo quanto da lei prodotto – a norma di legge, per garantire la trasparenza – sulla sua situazione patrimoniale dell’anno 2016; atto consultabile al link (https://www.comunediladispoli.it/upload/allegati/1506500158.pdf), pubblicato sul sito del Comune di Ladispoli.
Chiudiamo rassicurandola sul fatto che prenderemo per buona la sua indicazione di attendere dai 12 ai 18 mesi per valutare il suo operato come assessore – chissà se anche l’intero comparto dovrà attendere tanto – ma non possiamo non accennare al suo passato recente. Quello in cui, da consigliere comunale, ha cambiato casacca passando, senza colpo ferire, da un gruppo consigliare all’altro. Unico spazio sulla cronaca che si è conquistato, oltre alle polemiche con la stampa locale sulla riqualificazione del sito web del Comune.
Buon lavoro, assessore!

 

Gruppo Consigliare Movimento Civico Ladispoli Città
Eugenio Trani
Maria Concetta Palermo