I COMUNI INTRAPPOLATI DALL’UE NELLA RETE SMART CITY-CITTÀ 15 MINUTI

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LA COMMISSIONE EUROPEA SELEZIONA 64 COMUNI PER TRASFORMARLI IN TECNO-GABBIE TRA IL 2023-25: IL 15% SONO IN ITALIA. COINVOLTA ANCHE LA REGIONE EMILIA ROMAGNA.

di MAURIZIO MARTUCCI

Si chiama Intelligent Cities Challenge (ICC), cioé il programma per lo sviluppo delle cosiddette Città Intelligenti, è un’iniziativa della Commissione Europea per attuare l’Agenda 2030 nelle città europee verso la transizione verde e digitale. In pratica il trionfo della Smart City nella Città dei 15 minuti, la tecnogabbia pensata per la transizione ecologica nei cambiamenti climatici, dove la rete 5G nelle sue innumerevoli declinazioni digitali la fa da padrona insieme alla dichiarata lotta alla CO2.

Per iniziare l’attuazione del progetto, l’Europa ha individuato 64 città principali, di cui 9 italiane, che sono state selezionate per aderire al sostegno per l’edizione 2023-25, stanziati nell’edizione 2020-2022 già 1,9 miliardi di euro. “Queste città rappresentano 17 paesi dell’UE e inizieranno ora il loro viaggio di due anni per creare una strategia di impatto e sviluppare soluzioni innovative che porranno la città in prima linea nella transizione verde e digitale attraverso i Green Deals local”, si legge dal sito dell’ICC.

Per l’Italia ci sono Firenze, Mantova, Pescara, Campobasso e Catanzaro tra i capoluoghi di provincia, individuate insieme ai comuni di Busto Arsizio (Varese), Legnano (Milano) nonché l’Unione della Grecia Salentina, una dozzina di centri in provincia di Lecce. Creata anche un’insolita e anomala Rete Svezia-Emilia Romagna. Nella scorsa edizione, ha partecipato Padova. Ecco cosa si legge sul sito della rete civica del capoluogo veneto: “Padova partecipa a questa iniziativa in cui le città ricevono consulenza strategica “one-to-one” da esperti internazionali su sottili filoni tematici: economia verde e accordi verdi locali, miglioramento della partecipazione dei cittadini e digitalizzazione della pubblica amministrazione, transizione verde e digitale nel turismo, resilienza delle catene di approvvigionamento locali, riqualificazione della forza lavoro”.

L’iniziativa è nata nel 2017, quando la Commissione europea ha lanciato la Digital Cities Challenge. “L’obbiettivo è quello di creare una network europeo di 100 città intelligenti che sappiano sfruttare il potenziale delle tecnologie emergenti e adottino misure ambiziose per migliorare la qualità della vita dei loro cittadini e garantire crescita, sostenibilità e resilienza. A tal fine, l’ICC fungerà da motore per le città disposte a soddisfare una semplice aspettativa: svolgere un ruolo di guida verso una rivoluzione tecnologica che porterà non solo a una crescita e competitività maggiori, ma soprattutto a condizioni di vita più sane e spazi più sostenibili e verdi per i cittadini dell’UE.”

Diverso, ma parallelo, il discorso di Roma e Milano: fanno parte della cosiddetta C40, il network globale che riunisce quasi 100 sindaci di altrettante metropoli a livello mondiale. Le giunte di Gualtieri e Sala hanno appena sottoscritto l’impegno per condividere con altre 22 città una strategia di pianificazione urbana che renda i quartieri più resiliente al cambiamento climatico e più accessibili. Nella nota stampa diffusa dalla cabina di regia internazionale della rete dei sindaci C40, si legge che “Milano si concentrerà sulla progettazione di spazi pubblici incentrati sulle persone aumentare l’accesso locale ai servizi, migliorando al tempo stesso la resilienza della comunità. Rischio alluvioni e caldo. La città lavorerà con le comunità locali e le parti interessate co-sviluppare progetti che migliorino e riducano la qualità degli spazi urbani vulnerabilità al clima per tutti.”
Per Roma invece si legge che “ha recentemente presentato un piano urbanistico in 15 minuti per migliorare l’accesso a servizi essenziali in ciascuno dei suoi 15 comuni con 15 progetti diversi. C40 lo farà sostenere questi sforzi che, nel loro insieme, dovrebbero ridursi disparità socioeconomiche, civiche e di servizio all’interno della città.”

THE BLACK LIST

Elenco delle città selezionate per il progetto Intelligent Cities Challenge 2023-2025

CIPRO: Nicosia, Strovolos
CROAZIA: Pola
BULGARIA: Sliven, Sofia, Stara Zagora
FINLANDIA: Pori
FRANCIA: Antony, Communauté d’agglomération Paris-Saclay (CACPS)
GERMANIA: Bamberga, Gelsenkirchen, Heidelberg
GRECIA: Calcide, Corfù, Heraklion, Kalamata, Kavala, Kozani, Larissa, Patrasso, Salonicco, Trikala, Tripoli, Vari Voula Vouliagmeni
ITALIA: Busto Arsizio, Campobasso, Catanzaro, Firenze, Legnano, Mantova, Pescara, Rete Svezia – Emilia Romagna, Unione dei Comuni della Grecia salentina
IRLANDA: Cork, Regione cittadina dell’Irlanda del Nord Ovest, Galway, Limerick, LUSSEMBURGO: Esch-sur-Alzette
ROMANIA: Alba Iulia, Baca, Cluj-Napoca, Galati,
PAESI BASSI: Helmond,
POLONIA: Danzica, Gliwice, Poznan
PORTOGALLO: Braga, Câ mara de Lobos, Guimarães, Valongo,
SPAGNA: Alcoi, Almeria, Benidorm, Castelldefels, Castellòn de La Plana, Collado Villalba, Granada, Ibiza, Las Rozaz di Madrid, Molina de Segura, Sant Cugat del Vallès, Saragozza SVEZIA: Skellefteå
UNGHERIA: Szombathely