DA OLTRE UNA SETTIMANA GLI ANIMALI SONO A PASSEGGIO TRANQUILLAMENTE E I RESIDENTI A CASA. UNA SIGNORA È STATA RINCORSA DA UN ESEMPLARE DEL BRANCO E SI È ROTTA UN DITO. LO SFOGO DEI CITTADINI: “LI OSSERVIAMO DAI BALCONI, TANTO NON POSSIAMO USCIRE.
Mentre i residenti sono a casa, i cinghiali si prendono il Granaretto. E’ un quartiere molto popolato di Torrimpietra con i suoi 1500 abitanti. Sarà il silenzio, sarà l’ormai rarissima presenza umana nelle ore serali nelle vie di questa zona a ridosso della via Aurelia, fatto sta che da svariati giorni gli ospiti, non proprio graditissimi dalla popolazione, vengono avvistati dai balconi degli appartamenti.
Gli abitanti si affacciano e con il loro smartphone immortalano gli animali tranquillamente a passeggio nei giardini e sui marciapiedi. Per i cittadini inizialmente è stata una sorta di gioco. “Tanto dobbiamo passare il nostro tempo tra le mura domestiche quindi stiamo alle finestre come in una sorta di spettacolo – si sfoga Giuseppe, un residente – le restrizioni del Governo sono sempre più imponenti. Non c’è altra soluzione”.
A poco a poco però la situazione è cambiata. I cinghiali sempre più indisturbati sono andati a caccia di rifiuti e dei mastelli della raccolta differenziata. “Da ore girano qui da noi e hanno pure un cucciolo”, è il racconto di Ivana. “Da oltre una settimana precisamente – testimonia anche Antonio Luccisano, presidente del comitato Il Granaretto – che abbiamo la visita di una famiglia composta da tre cinghiali. Magari si sentono incoraggiati dalla situazione surreale che stiamo vivendo in casa e si portano all’interno dei giardini del centro residenziale. Chiediamo alle autorità competenti di intervenire vista la pericolosità di questi animali”.
Un appello rimasto inascoltato perché a distanza di 48 ore, esattamente sabato sera, una signora del Granaretto è stata inseguita dal branco. “Intorno alle 20 i cinghiali, piazzati al parco dove ci sono le altalene, hanno rincorso la mia compagna – dice il marito – e per correre è caduta e siamo finiti all’Aurelia Hospital”. Risultato? Trauma cranico e un dito fratturato per la povera donna. “L’hanno rincorsa perché stava con il cane e all’ospedale gli hanno dato 7 giorni per trauma cranico e il mignolo rotto. Data la situazione, all’Aurelia Hospital, non hanno nemmeno fatto una fasciatura”.
Gli avvistamenti sono proseguiti ad oltranza anche il giorno dopo. “Che ci sono i cinghiali ormai è noto a tutti – è il monito di Viviana – ma voi che buttate l’umido di sera non vi entra in testa. Chi ha mangiato il pesce lo vada a raccogliere per strada. Ora dobbiamo stare pure con la puzza dei vostri rifiuti sparsi, ci vuole un pò di civiltà!”. Legittima la richiesta.
I cinghiali però non sono arrivati solo al Granaretto. “Qualcuno dovrà intervenire – protesta Paolo Sbraccia, presidente dell’associazione Il Piccolo Borgo di Palidoro – l’uomo potrebbe rischiare se di fronte a questi esemplari con i loro piccoli al seguito. Tra l’altro sono presenti anche nei pressi delle campagne di Palidoro. Sono ovunque. Capiamo l’emergenza sanitaria ma chi di competenza non può abbandonarci così. Poi le strade sono sporche e andrebbero pulite maggiormente”.