I cambiamenti per il settore beauty

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Il comparto cosmesi ha risentito della crisi economica, ma in quale misura?

I numeri diffusi da Cosmetica Italia (Associazione Nazionale Imprese Cosmetiche) in indagini flash relative al periodo di chiusura parlano di una perdita di introiti per il settore pari al 48% del valore. L’ultima rilevazione riguarda la settimana tra il 18 e il 22 maggio e parla di una diminuzione del 24,4% delle vendite di prodotti cosmetici (divisi in igiene corpo, profumi e make up) rispetto allo stesso periodo del 2019. La profumeria conferma le difficoltà iniziali legate allo scarso movimento della clientela, ma anche alla mancanza di liquidità e alla necessità di smaltire i prodotti in stock; difficilmente si prevede di tornare ai livelli pre-crisi. Mass market, profumerie, farmacie, vendite online ed erboristerie, i numeri cambiano, qui l’approfondito articolo sul tema a cura dell’Osservatorio VeganOk.

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Osservatorio Veganok

Il cambiamento delle abitudini dei consumatori porterà danni economici anche alle aziende di make up. Secondo una ricerca effettuata da Mintel e riportata nell’articolo indicato sopra, si assisterà per prima cosa a un passo indietro rispetto al green: se negli ultimi anni ha spopolato il trend della cosmesi ecologica e naturale, attualmente un consumatore su due si dice più propenso all’acquisto di cosmetici contenenti ingredienti chimici e artificiali, perché considerato più sicuro. Diventa un driver importante di acquisto la totale assenza di contaminazione del prodotto: via libera quindi a contenitori touchless, spray o “pump”, a scapito della lotta alla plastica che ha caratterizzato il settore negli ultimi anni.