ABBIAMO CHIUSO SCUOLE, OSPEDALI E ORATORI MA DI CHIUDERE I MANICOMI PER BAMBINI NON SE NE PARLA. L’OBIETTIVO DI VINCENZA PALMIERI.
Festeggiamo una nuova scienza, la pedagogia familiare, con la fondatrice Vincenza Palmieri che ha presentato martedì 10 maggio il suo ultimo libro “Manuale della Pedagogia Familiare – Per aiutare le famiglie a casa loro”. Con le sue indicazioni non rappresenta soltanto una nuova scienza, un percorso formativo a cui si può afferire ma la pedagogia familiare è soprattutto una proposta operativa già riconosciuta da enti, governi e amministrazioni. Rappresenta una soluzione alle criticità della famiglia.
Tra i vari interventi ascoltati durante l’incontro scelgo di condividere le parole del Duca di Willemburg, Riccardo Giordani, Gran Cerimoniere della Norman Academy. “Curare il divenire per arrivare all‘essere è la formula in cui crediamo, oggi all’essere Vincenza ci è arrivata e ci ha affascinati tanto che abbiamo deciso di dargli un aiuto, sperando di esserci riusciti. Ma la verità è un’altra: l’aiuto l’ha dato lei a noi, venuti ad aiutare abbiamo scoperto un mondo molto interessante, dove le parole non servono, ma di fatti ne ha fatti tanti.
Il gemellaggio è nato perché abbiamo compreso che noi potevamo fare qualcosa grazie a lei. Non era il contrario! Anche perché personalmente sono vicino ai piccoli, perché faccio parte di un’altra generazione. Nato nel 44, nato mentre ancora si sparicchiavano con i tedeschi, ma ho avuto la fortuna di avere una famiglia dove avevo oltre ai miei genitori, due nonni e due bisnonni. Allora quella famiglia che non era distratta da televisioni, dalle chiacchiere e i telefonini, dava tutto l’amore che era possibile. Quel consiglio che oggi manca ai ragazzi noi c’è l’avevamo. Non sono i ragazzi i colpevoli. Non è colpa loro, quel consiglio non ce l’hanno più per questo sono disorientati, non c’è nessuno che li prende per mano. Anche chi vorrebbe farlo spesso non ci riesce. Non riesce perché, disorientati, magari ascoltano più voci al di fuori della famiglia. Ma i cattivi consiglieri, che la Bibbia chiama falsi profeti, sono dietro l’angolo. Difenderli senza poterli consigliare è una cosa impensabile. Ma Donna Vincenza non si è mai arresa, ha cercato di capire la famiglia per aiutare i giovani, adesso che ha capito i giovani ha bisogno di capire da capo le famiglie, che sono cambiate. Qualsiasi problematica è un conto che pagano i giovani e non possiamo girarci dall’altra parte, anche perché la nostra esperienza è quella che ci permette, nonostante tante novità, di realizzare quello che veramente serve ai più piccoli per farli crescere bene. Loro possono capire con l’esperienza, ma quanto costa quell’esperienza? Donna Vincenza ci dice quanto costa e quanto i ragazzi la stanno pagando e questo deve finire, ma finisce soltanto nella misura in cui noi siamo disposti a scendere in campo. Anche perché secondo me, se vuoi vincere la partita ci devi mettere la faccia. Il valore assoluto per noi dell’accademia è quando aiuti qualcuno che non conosci, sapendo che non lo conoscerai mai”.
“Se la famiglia è il luogo dove le anime si incontrano, dove ci si sveglia insieme ed è la possibilità di condividere spazi reali vicini e lontani, aiutare le famiglie a casa loro rappresenta certamente l’orgoglio più grande per ogni pedagogista familiare, nell’attesa che sia l’orgoglio di tutti”. Vincenza Palmieri, Ambasciatrice dei Diritti Umani.
di Barbara Pignataro