Halloween, questa notte i volontari romani di Earth veglieranno e vigileranno sui territori “caldi” per scongiurare atrocità.
La notte del 31 ottobre oramai da anni anche in Italia si festeggia Halloween, occasione che richiama il tema dell’occulto e in passato ha visto più volte l’uccisione di animali per celebrare riti satanici, ad opera di gruppi adoratori di Satana ed altri disinseriti di vario genere.
La delegazione romana di EARTH, associazione nazionale per la tutela di animali e ambiente, istituisce annualmente una task force attiva h24 che opera su tutto il territorio. Allertando la Questura centrale e, grazie ad una App in dotazione ai volontari che ne traccia i percorsi, è svolta in sicurezza.
Le date “pericolose” per gli animali sono molte. C’è il 21 dicembre, ricorda l’associazione, che è la prima notte di Tregenda, durante la quale i riti demoniaci si mescolano con quelli pagani precristiani. Il 2 febbraio, la notte di Candelora, dove gli apprendisti stregoni celebrano la loro cerimonia di iniziazione. Il 30 aprile che segna l’inizio dell’estate esoterica, con il Sabba dedicato ai riti propiziatori di denaro e successo. Il 24 giugno è terza notte di Tregenda, con riti di protezione per gli aderenti alla setta e lancio di anatemi e malefici contro i nemici. Il 31 luglio, dove si svolge uno dei Sabba più importanti, con il quale si respingono gli influssi malefici. Il 29 settembre è la quarta e ultima notte di Tregenda, in occasione dell’equinozio di autunno nel quale si inneggia alla conoscenza demoniaca.
“In queste date i nostri volontari – spiega Valentina Coppola, presidente Nazionale di EARTH – saranno attivi tutta la notte in ronde che vigileranno sui luoghi a maggior rischio sacrifici animali e sarà possibile chiamare o inviare messaggi ai numeri 34 54 99 05 88 e 33 46 48 47 22 attivi per l’intera notte“.
All’iniziativa hanno aderito molte delegazioni Earth presenti nelle varie regioni d’ Italia. L’obiettivo è quello di vigilare e prevenire sacrifici animali, in particolar modo dei gatti considerati più a rischio, ma anche galli, agnelli e conigli.