Guido Rossi replica al sindaco Pascucci

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Riceviamo e pubblichiamo da Guido Rossi.Finalmente il Sindaco Pascucci risponde direttamente sulla stampa, dimostrando come sia semplice fare chiarezza in modo civile. Dopo aver letto e cercato di interpretare il suo articolo ho preso atto che, come immaginavo, il Sindaco non risponde, analizza la mia risposta e parte all’attacco per non prendersi le responsabilità del proprio fallimento e cerca di spostare la curva dell’attenzione citando mie affermazioni anche inventate. Come sono abituato a fare rispondo punto per punto, per quello che ho detto, su ciò che è di mia conoscenza, e anche alle sue strampalate dichiarazioni che trovano sfogo, come al solito, sulle offese alla mia persona. Partiamo dall’inizio, si indigna perché ho parlato di pietra tombale? Certo, al momento si può definire tale perché dopo tanti anni di proclami e di certezze dover ripartire da zero per me vuol dire tener fermo un territorio per tanti anni nella speranza di vedere qualcosa di realizzabile. Doveva mettere la prima pietra, per me lei ci sta mettendo una lapide. Pascucci dice di aver letto su alcune testate online di una mia dichiarazione di netta bocciatura da parte del Ministero della Difesa al progetto Area Artigianale e Commerciale in località Pian del Candeliere. Siccome è tanta la sua rabbia credo che non riesca neanche a leggere. Riporto testualmente la mia risposta: “Siamo precisi, non è che il Ministero della Difesa abbia negato o non autorizzato variazioni alle servitù militari a difesa della struttura presente, ha soltanto preso atto di un progetto che non rispetta i vincoli imposti per quelle zone attraverso il decreto d’imposizione di Servitù Militari..” e poi “Io non so in che modo l’opera potrebbe inficiare la funzionalità del Centro Radiogonometrico perché non ho mai visti il progetto ma sono sicuro che lo stesso avesse diverse difformità altrimenti non avrebbe avuto il diniego.” A meno che lei non tenga nascoste altre risposte sul progetto per paura che qualcuno le scopra! Tutto chiaro Sindaco? Ha letto bene? Proseguiamo. Per quanto riguarda i documenti ufficiali io ho preso visione, come tutti i cittadini di Cerveteri, dei documenti pubblicati da “La Voce”, ossia la comunicazione dell’ 8° Reparto Infrastrutture che, il 23.06.2017,  comunica al Sindaco Pascucci e alla Regione Lazio- Direzione Regionale Territorio Urbanistica Mobilità e Rifiuti il proprio diniego alla realizzazione dell’opera dell’Area Artigianale e Commerciale. L’8° Reparto elenca, con l’occasione, i divieti di installazione a ridosso del Centro e come se non bastasse gli elenca anche i problemi riscontrati nel progetto. Non l’ho scritta io la lettera e non ho mai dichiarato che dette prescrizioni siano insuperabili come non ho mai parlato di VAS e tantomeno del suo esito. Rimango basito, dalle dichiarazioni di Pascucci ed in modo particolare quando dichiara che “Il parere del Ministero della Difesa, citato nell’intervista, è stato emesso ben oltre il termine dei lavori della Conferenza e per questo non può in nessun modo vincolarne l’esito, né tantomeno inficiare la procedura di VAS. Mi sembra di ascoltare un bambino che cerca una giustificazione dopo essere stato preso con le mani nella marmellata! Poi si contraddice con: “sarà necessario convocare una nuova Conferenza dei Servizi e in quella occasione, tutti gli Enti, compreso ovviamente il Ministero della Difesa, avranno modo di replicare eventuali prescrizioni! Quindi, riassumiamo: il Ministero porterà avanti i suoi vincoli e il Comune dovrà modificare il suo progetto o dovrà adeguarlo. Tutto è bloccato! Tralascio le chiacchiere da compari di merenda o da osteria, evitiamo di annoiare i lettori e se è convinto di tutto quello che dice perché non porta tutta la documentazione e corrispondenza relativa al Progetto Area Artigianale e Commerciale insieme al Rapporto Preliminare Ambientale all’attenzione del Consiglio comunale? Ne faccia motivo di discussione, coinvolga i cittadini e li convinca della bontà della bontà del suo operato, chissà magari capiranno meglio anche i suoi alzatori di mani, che oggi non sembrano coinvolti più di tanto dalla questione. Rispondo brevemente anche alle attenzioni rivolte alla mia persona: lei cerca di far diventare il tutto una guerra tra me e lei, lo ha fatto qualche giorno fa attraverso il microfono del Consiglio comunale utilizzando toni di scherno e offensivi nei riguardi di tutti e nei miei in particolar modo e lo fa oggi divertendosi a ribadire la sigla ex davanti al mio nome per tutto l’articolo. La sua rabbia, mi fa solo sorridere. Si, sono Guido Rossi, ex Sindaco, ex Comandante del Distaccamento RUD di Ladispoli, ex candidato Sindaco mai più rieletto. Aggiunga anche marito, padre e nonno, sindaco Pascucci, e avrà tracciato brevemente e in modo riduttivo il percorso della mia vita lavorativa e di impegno nel sociale attraverso la politica e, mi consenta di dire, ritengo con grossi risultati e soddisfazioni sia nella vita militare che in quella politica che fanno sì che io venga salutato rispettosamente dalla gente che mi incontra e mi ricorda. Per quanto riguarda le opere realizzate da me durante il mandato di Sindaco, sono disponibile ad un confronto pubblico. Ne ricordo una che si può definire unica in Italia e lei apprezzerà visto il suo dichiararsi ambientalista: mi riferisco all’interramento dell’elettrodotto Tyrsenia che attraversava un intero quartiere e passava sopra una scuola materna. Questa opera ha avuto rilevanza sulla stampa dell’epoca proprio come il suo rifiuto alle tangenti. Non potevo certo diventare noto per un fatto come il suo: a me nessuno le ha mai offerte. Di questo ne sono sempre andato fiero e auguro a Lei, quando arriverà alla mia età, di avere le mie stesse soddisfazioni, magari anche di più, e le auguro che queste siano ottenute sempre onestamente e nel mondo di lavoro. Credo che il valore che lei da all’essere Sindaco possa essere racchiuso perfettamente nel suo ultimo ironico riferimento alla mia elezione nel Comune di Ussita, devastato dal terremoto, dove mi dice di non preoccuparmi, perché ci sono sempre comuni, anche più piccoli, dove trovare spazio. Vede, la politica non è trovare spazio, ma mettersi al servizio del bene comune e sacrificarsi per esso e la grandezza di un ‘amministratore non si misura dall’estensione del territorio che amministra, quando lei capirà questo forse si interesserà meno alle grandi piazze di Italia in Comune e darà un senso al suo occupare Piazza Risorgimento.

Guido Rossi

Naturalmente tutti coloro chiamati in causa da Guido Rossi avranno identico spazio sulle nostre pagine, in ossequio allo spirito pluralista che da oltre 21 anni caratterizza L’Ortica.