“Tutto è puro per i puri, ma per i contaminati e gli infedeli nulla è puro, sono contaminate la loro mente e la loro coscienza”.
Con questa citazione tratta dal Nuovo Testamento il sindaco Alessandro Grando ha replicato alle insinuazioni del Partito Democratico di Ladispoli sulle procedure adottate dall’amministrazione comunale di Ladispoli per la scelta del nuovo Comandante della polizia locale.
“Avevamo auspicato – prosegue Grando – che i chiarimenti forniti nella giornata di ieri dall’assessore alla polizia locale Amelia Mollica Graziano avessero esaurientemente smentito tutte le illazioni e le fandonie diffuse in questi giorni da alcune forze politiche avvezze a fare i processi alle intenzioni. Evidentemente anche il Pd si è unito a questo coro. Secondo questi benpensanti della Sinistra, infatti, il comandante della Polizia locale non dovrebbe essere scelto dal sindaco, altrimenti non sarebbe libero di svolgere il proprio lavoro e di indagare all’interno dell’amministrazione comunale. Questo pericolo, ovviamente, si palesa solo quando il sindaco non è del Partito Democratico. Visto che non leggemmo queste frasi nel 2013 quando l’ex sindaco del Pd nominò direttamente il sostituto del comandante uscente, Davide Santi. All’epoca, naturalmente, non c’erano dubbi sull’imparzialità della scelta. Improvvisamente il Pd di Ladispoli vuole vedere premiato il merito con procedure di selezione chiare e inequivocabili. Fino a ieri nominavano amici e compagni di partito privi di qualsiasi titolo nelle società partecipate, preferendoli a professionisti laureati, collezionando debiti e perdite di bilancio. Oggi che finalmente chi governa la città vuole realmente mettere le persone più titolate al posto giusto, sollevano dubbi e perplessità. Invitiamo il Pd a stare sereno, le procedure adottate sono previste dalle normative vigenti e perfettamente regolari. Tra l’altro, sono simili a quelle utilizzate dalla precedente amministrazione per nominare, ad esempio, il responsabile del servizio di igiene urbana. Ma evidentemente il Pd dimentica che in quella occasione all’interno del comune era già in organico un ingegnere ambientale che poteva ricoprire quell’incarico. Stessa cosa vale per un altro funzionario importato dai castelli romani. Chissà cosa ne penserà in questo caso la Corte dei Conti. Alle sterili polemiche preferiamo i fatti concreti – conclude il sindaco Grando – il nuovo Comandante della polizia locale svolgerà serenamente l’attività di polizia giudiziaria sia verso l’interno che verso l’esterno dell’amministrazione. In particolare verso l’interno, dove ci sono molte cose poco chiare che devono ancora essere approfondite. Perché i cittadini debbono sapere che di polvere sotto al tappeto quelli del Pd di Ladispoli ne hanno nascosta in abbondanza. A noi tocca il compito ingrato di ripulire”.