Grando interviene su Olmetto Monteroni

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Riceviamo e pubblichiamo da Alessandro Grando.

Nei giorni immediatamente a ridosso del primo turno, fra i lottisti dell’Olmetto, è stata fatta girare una lettera nella quale il sindaco uscente decantava i risultati raggiunti e le splendide prospettive future della zona. La cosa è tragicamente comica visto che la verità è ben altra, ovvero che l’amministrazione uscente (Paliotta+Pierini+consulenti vari) è stata colpevole di aver completamente abbandonato a se stessa la lottizzazione Olmetto-Monteroni, dal 2012 al 2016, e di averla trattata solo per continuare a spremerla di tasse, senza mai fornire servizi degni di tale nome.

Successivamente, quando i consulenti hanno trovato una quadra con una società esterna, peraltro con dubbia procedura amministrativa, allora, in pochi mesi, è uscita dal cilindro una pseudosoluzione. Il problema è che questa pseudosoluzione prevede di aumentare i costi del 20% (senza ragioni reali) e vincolerebbe i lottisti ai voleri di una consulenza esterna con pochissima possibilità di controllo sui costi e sulle procedure. Difficile non vedere la longa mano di un noto immobiliarista dietro questo paravento.

La verità è venuta fuori solo dopo la pubblicazione della delibera di Marzo, abilmente manipolata dai consulenti, e giorno dopo giorno stanno venendo a galla gli aspetti più oscuri, proprio grazie al lavoro dei lottisti.

Alla luce di quanto emerso la nostra posizione non può che essere netta e incardinata su tre punti certi:

  • Il Piano di Lottizzazione Olmetto – Monteroni deve andare avanti e, dopo 45 anni, trovare compimento portando dignità urbanistica di quel territorio e servizi veri ai cittadini;
  • I costi vanno riportati ai valori calcolati nel Piano di Lottizzazione, peraltro già alti, e dovranno essere gestiti dai lottisti in prima persona nell’interesse loro di poterli ridurre e di tutti i ladispolani di ottenerne benefici;
  • Dovrà essere esclusa la mediazione di un Advisor, sia per tutelare la professionalità degli uffici che per ridare ossigeno ai tanti professionisti e imprenditori del nostro territorio.

Questi sono impegni seri e scritti, non certo lettere propagandistiche e auto celebrative che non raccontano la verità né ai lottisti dell’Olmetto né agli altri cittadini di Ladispoli. Il nostro programma passa per punti concreti, senza false promesse, e la crescita della città passa anche per una urbanizzazione sana e condivisa dell’Olmetto.

Alessandro Grando