IL PUA È STATO VOTATO E PREVEDE UN VILLAGGIO DEI PESCATORI SUL VACCINA, PASSEGGIATE ARCHEOLOGICHE E AREE PER LO SPORT.
BOTTA E RISPOSTA TRA GARAU E PERRETTA.
Dopo tanto tira e molla in questi decenni, Ladispoli ha approvato il suo Pua, che per chi non lo conosce, è l’acronimo del Piano di Utilizzo dell’Arenile. È uno strumento che consente agli operatori balneari di poter avere un indirizzo certo per poter pianificare lavori e collocare attrezzature in spiaggia. Ma non riguarda solo i privati, perché con l’iter urbanistico partito, è la stessa costa a rimodellarsi.
Dall’approdo sul fiume, alla passeggiata archeologica di Palo Laziale. Dai nuovi parcheggi sul lungomare, alle aree riservate per lo sport velico ed acquatico. È solo il primo passo affinché il progetto possa prendere vita. Prima dell’ok definitivo in Conferenza dei servizi, ci saranno margini per le osservazioni, tra cui la Vas (Valutazione ambientale strategica). Palazzo Falcone mira al rilascio di concessioni turistiche ricreative e a dei chioschi mirati per la vendita diretta del pesce. Affascinante pure il discorso relativo al porto sul canale Vaccina che potrebbe contare su una struttura più moderna. «Pensiamo ad un’area dedicata alla pesca artigianale – evidenza Pierpaolo Perretta, delegato al Demanio marittimo – nello specifico ad una sorta di villaggio dei pescatori con approdi a secco e area tecnica con possibilità di vendita diretta. Con i parcheggi invece avremo nuovi varchi di accesso a mare».
Vela, kitesurf, spiagge attrezzate per il volley e altre discipline. Un occhio di riguardo anche ai diversamente abili grazie ad uno stabilimento inclusivo con macchinari e attrezzature specifiche. Il primo Pua venne discusso in Consiglio comunale nel 1997 e la procedura, di fatto, non ebbe alcun seguito. Nel 2010 venne adottata una variante a Palazzo Falcone, ma il procedimento anche in questo caso si arenò. È saltata l’area specifica del kitesurf di fronte alla Palude di Torre Flavia, ritrovo ogni mese per centinaia e centinaia di appassionati ingolositi dalle forti correnti. Nessun intoppo invece per la «passeggiata archeologica» da realizzare tra la zona sud e la frazione Marina San Nicola. Non sono previsti invece i due pontili originariamente disegnati nel piano.
Polemiche già dopo poche ore dall’approvazione. A lanciarle Roberto Garau, in corsa alle elezioni che verranno al fianco di Alessio Pascucci. «Il motivo sostanziale per cui non siamo favorevoli a questo piano – afferma – è che esso ha in realtà un altro intento che spiega tanta velocità nel volerlo attuare prima delle elezioni: quello cioè di offrire nuove concessioni e dare spazio a ulteriori speculazioni sui beni pubblici della città. Nel piano troviamo infatti la previsione di due nuove concessioni: una a San Nicola e un’altra vicino all’attuale Dlf. Ma ancora più grave è la previsione che tutto il tratto di arenile che va da via San Remo a Torre Flavia possa essere dato in concessione con una dicitura che inconfutabilmente avvantaggia gli attuali proprietari. Nel Pua c’è scritto che quel tratto di spiaggia diventa “concessionabile per le strutture ricettive retrostanti e adiacenti. Un conflitto di interessi del sindaco su quell’area».
Perretta replica sulla sua pagina Fb: «Nessuna privatizzazione o strutture sul demanio marittimo ma solo attrezzature balneari e servizi. Tutto ciò nel rispetto della legge e in continuità con uno sviluppo turistico sostenibile così come correttamente pianificato da questa amministrazione. Conosciamo il passato di questo settore, fatto di sequestri e di immobilismo. Ora ci sono regole e con esse diritti e doveri».