Cerveteri come una grande sede operativa, un luogo di formazione dove si sono ritrovati ben 54 giovani provenienti da ogni parte d’Italia.
Si è svolto la scorsa settimana nell’Aula Consiliare del Granarone prima, e nella zona dei Vignali poi, il primo dei due giorni del corso nazionale di formazione per enduristi, organizzato dalla Protezione Civile in collaborazione con la FMI – Federazione Motociclistica Italiana. Una giornata formativa in cui i partecipanti hanno svolto prima delle lezioni teoriche, e poi nel pomeriggio, in sella alle motociclette hanno messo in pratica
Ha coordinato le attività della giornata, il Comandante della Polizia Locale e del Gruppo Comunale della Protezione Civile di Cerveteri Marco Scarpellini. Il corso è poi proseguito il giorno seguente, presso il Dipartimento Nazionale della Protezione Civile di Roma.
“È un onore per la nostra città aver ospitato il primo corso nazionale di formazione dedicato agli Enduristi – ha dichiarato il Sindaco di Cerveteri Alessio Pascucci – motociclisti volontari che abbiamo imparato a conoscere durante i drammatici giorni del terremoto che ha colpito il centro Italia. È anche grazie a loro infatti che il personale medico è riuscito a raggiungere tutte quelle zone dove le macerie impedivano il passaggio dei mezzi di soccorso. Un ringraziamento davvero di cuore a tutti i volontari e alla nostra Protezione Civile per il grande lavoro che quotidianamente svolgono per la comunità”.
“Un’iniziativa davvero importante – ha dichiarato il Comandante Marco Scarpellini – sono stati due giorni in cui sono stati spiegati ai partecipanti i principi e i valori della Protezione Civile. I drammatici eventi dell’ultimo anno hanno fatto nascere la necessità di iniziare a formare i primi gruppi di enduristi in ogni Regione d’Italia, un settore della Protezione Civile che ora è stato ufficializzato anche a Cerveteri. Tutti i partecipanti al corso sono rimasti davvero colpiti dall’accoglienza e dall’organizzazione che hanno trovato nella nostra città, e faremo in modo che Cerveteri possa diventare una base formativa di primo livello per questo tipo di attività”.