Alzi la mano chi non lo ha mai visto!
A quarant’anni dall’uscita nelle sale italiane di Febbre da Cavallo, era il 17 maggio del 1976, il teatro Sistina di Roma ospita la trasposizione teatrale del film che ha segnato una intera generazione arricchendo il vocabolario popolare di espressioni e modi dire che ancor oggi suonano nelle orecchie di tutti con le stesse inflessioni dei fortunati e talentuosi protagonisti di allora. Mandrakate, la cravatta di Manzotin, un “whisky maschio”, King, Soldatino e D’Artagnan, e le tante battute entrate nell’uso comune continuano a definire una setta sempre più ampia di accoliti, una ‘fanbase’ di appassionati di commedia leggera, di cavalli e scommesse, o anche solo simpatizzanti per questi ‘soliti noti’. Certo, a leggere le critiche del 1976 il film sarebbe potuto passare quasi inosservato, e invece il destino ha scelto una via inaspettata…così Mandrake (Gigi Proietti), Er Pomata (Enrico Montesano) Felice (Francesco De Rosa), Gabriella (Catherine Spaak), l’Avvocato de Marchis (Mario Carotenuto), Mafalda (Nikki Gentile) e tutti quelli che hanno prestato il volto e la voce ai ruoli di questa pellicola firmata da Steno, hanno consegnato alla storia più di una interpretazione magistrale, delle vere e proprie “maschere” tratteggiate con chiarezza e definizione esasperate ed esasperanti, ma nelle quali è spesso facile riconoscere i lineamenti di vizi comuni e incontrollabili.
Un cult, forte di gag indimenticabili e di uno sviluppo popolare e semplice, che continuerà la sua ‘galoppata’ sul palcoscenico del tempio della commedia musicale italiana con l’adattamento teatrale di Enrico Vanzina, la Supervisione Artistica di Enrico Brignano e le musiche di scena affidate al maestro Fabio Frizzi, co-autore della memorabile sigla.
FEBBRE DA CAVALLO
supervisione artistica di Enrico Brignano
commedia musicale di Enrico Vanzina
musiche Fabio Frizzi
con
Andrea Perroni, Patrizio Cigliano, Sara Zanier, Tiziano Caputo
e con
Maurizio Mattioli
regia
Claudio Insegno