Gonfiore addominale, stanchezza, sovrappeso? I tanti volti del deficit del Qi di Milza

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Laura Vanni
Operatore tuina, istruttore
di taijiquan e qi gong

In medicina cinese, gli organi interni hanno funzioni in parte differentida quelle assegnate dalla medicina occidentale, coinvolgendo principi di fisiologia energetica, aspetti psichici ed emozionali.

L’organismo è visto come un Impero governato dal Cuore. In questo Impero, la Milza assume la funzione di “Ministro delle trasformazioni”. Rappresenta, quindi, l’organo cardine del processo digestivo, nucleo della trasformazione e del trasporto delle essenze.

Questo organo è considerato – insieme allo stomaco – il perno indispensabile per il sostegno dell’energia vitale e per il suo rinnovamento quotidiano:

L’energia della Milza nella nostra vita secondo la medicina cinese: la trasformazione e il trasporto delle essenze

In medicina cinese la Milza è la “radice dell’acquisito”, fonte dell’energia “del cielo posteriore”, ovvero fonte di quell’energia che ognuno di noi è chiamato a generare subito dopo il primo vagito, grazie principalmente alla respirazione e all’alimentazione.

Questa azione di sostegno dell’energia vitale viene svolta da Milza grazie alla sua capacità di inviare le essenze nutritive verso la parte superiore dell’organismo, dove si formeranno Qi e Sangue grazie al contributo anche di altri organi.

Per questo, la funzione più importante della Milza, secondo la medicina cinese, è la trasformazione e il trasporto delle essenze derivate da cibi e bevande.

Se l’energia della  Milza è in deficit

Un deficit del Qi della Milza si manifesta principalmente con difficoltà a carico delle funzioni di trasporto e trasformazione, con sintomi in gran parte a carico del sistema digestivo.

Sono manifestazioni tipiche del deficit del Qi della Milzasintomi come:

  • il gonfiore addominale
  • la mancanza di appetito
  • le feci non formate

Altre manifestazioni, più o meno gravi, comunemente associate al deficit del Qi della Milza sono:

  • la tendenza al sovrappeso e all’obesità (mancata trasformazione e trasporto con conseguente accumulo questa funzione di Milza e relativo accumulo diUmidità Interna)
  • l’astenia, tipica manifestazione, in quanto la Milza controlla i muscoli ed ha il compito di trasportare l’energia degli alimenti ai muscoli e, nello specifico, ai cinque arti. Quando questo non avviene in modo efficiente si avverte stanchezza
  • emorragie (nelle donne tipiche le emorragie uterine) a causa dell’incapacità del Qi di Milza di controllare il Sangue e mantenerlo nei vasi
  • prolassi: Milza tiene in sede gli organi. Se il suo Qi è insufficiente, non riesce a contenere gli organi opponendosi alla forza di gravità

Quando ilDeficit di Qi della Milzaè molto gravesubentrano importanti sintomi di Freddo (mani e piedi freddi, freddolosità diffusa) dovuti all’incapacità di Milza di riscaldare il corpo ed è sempre presente l’edema per l’incapacità di trasformare i liquidi (Deficit di Yang della Milza).

Cause del deficit del Qi di Milza

I fattori che maggiormente danneggiano il Qi della Milza sono riferibili allo stress emotivo, aipatogeni esternie all’alimentazione.

Per quanto riguarda lostressemotivo, la Milza soffre per ilpensiero eccessivoche le causa ristagno di Qi (rimuginio) e, se associato ad una dieta irregolare, anche Deficit di Qi.

Danneggia il Qi della Milza anche la riflessione costante e la concentrazione eccessiva caratteristica dello studio quando questo richieda eccessivo uso di memoria per lungo tempo.

Anche la preoccupazione(pensiero ripetitivo di tipo ossessivo) danneggia la Milza in quanto annoda il Qi (stasi nell’apparato digerente, gonfiore e dolore addominale).

A livello di patogeni esterni, Milza viene attaccata facilmente dall’Umidità esterna la quale può invadere il corpo in vari modi.Vivere in ambienti umidi (casa, città…) o indossare indumenti bagnati (p. es. dopo lo sport o il nuoto), per esempio, favoriscono l’invasione di Umidità esterna, soprattutto nelle donne (già di natura Yin), soprattutto in determinate fasi della vita (durante le mestruazioni, dopo il parto…).

Per quanto riguarda l’alimentazione, infine, Milza soffre i cibi crudi e freddi; ama, invece, i cibi “caldi” (di temperatura e natura) e i pasti regolari, con attenzione agli orari e alle quantità.

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