Della biblioteca comunale di Santa Marinella a breve rimarranno solo le macerie.
Il principale luogo di incontro in città per studenti e lettori è senza connessione internet e rete telefonica da una quindicina di giorni. Una condizione paradossale, specie per il momento pandemico, che rende complicata la prenotazione dei posti, la fruizione dei servizi per il prestito, le attività di studio e il lavoro degli operatori. Ma questa è solo la ciliegina sulla torta.
I problemi strutturali prodotti dalla ristrutturazione travagliata dello stabile sono da anni nell’immaginario di tutti gli utenti. La situazione tipica dopo una notte di pioggia è questa: il primo che va in terrazza per una pausa caffè vince un tirocinio da idraulico. Posa la bevanda, afferra la scopa e si unisce alla squadra degli operatori intenti a sconfiggere la gravità lanciando l’acqua verso le canaline che inspiegabilmente sono in salita. Se si è fortunati, le grondaie non sono occluse e si può tornare alla pausa, ma di solito non va così.
Con l’arrivo delle piogge lo scorso autunno, le condizioni della struttura sono drammaticamente peggiorate. Infiltrazioni d’acqua, muffa sulle pareti financo il crollo di alcuni pannelli del controsoffitto nella sala lettura e nella sezione dedicata ai bambini. Si narra che un progetto di ristrutturazione ci sia ma che la ditta che dovrebbe realizzarlo pretenda che i debiti pregressi vengano prima saldati.
Eppure non è un problema nuovo né improvviso. La manutenzione invocata ogni anno ma puntualmente disattesa avrebbe prevenuto i danni ma ormai è chiaro: questa amministrazione non sa progettare il futuro né si interessa del diritto allo studio e delle fasce più giovani. Non a caso sul bilancio di previsione 2021-2023 entrambe le voci hanno visto assegnarsi un totale di ben… zero euro.
Nonostante ciò, la biblioteca resta l’unico polo culturale attivo sul territorio dove finora tutta la popolazione santamarinellese ha potuto fruire di corsi di lingua, presentazioni di libri con autori di caratura nazionale, proiezioni di documentari e film e numerose altre attività. Chiediamo che si agisca prima che di tutte queste attività non restino solo macerie da valorizzare con costosissime lucette.
Firmato:
Gli studenti
Il gruppo di lettura L’associazione “Le Voci”