I VOLONTARI DELLE VARIE ASSOCIAZIONI ORMAI OGNI GIORNO VANNO ALLA RICERCA DI DISCARICHE A CIELO APERTO. SOS RIFIUTI IN PERIFERIA MA ANCHE I CENTRI NON VENGONO RISPARMIATI. SCUOLAMBIENTE: “SALVATE IL BOSCO DI VALCANNETO”
Una, due discariche, poi ne spunta fuori un’altra ancora in poche ore. Undici in una sola settimana quelle certificate tempo fa dai volontari delle associazioni ambientali. Degrado ovunque: in centro e in periferia, a ridosso dei simboli del territorio e di fronte alle abitazioni. Ladispoli e Cerveteri praticamente sono assediate dagli incivili. Forse come non mai. Un periodo in cui non ci si spiega proprio come indisturbate delle persone possano deturpare così tante aree urbane e farla franca nonostante l’utilizzo di centinaia e centinaia di impianti di videosorveglianza. Difficile davvero partire da una zona piuttosto che da un’altra. Fare Ambiente e Nogra a Ladispoli ma anche Fare Ambiente Cerveteri hanno un super lavoro in questa fase, pronte a immettere in rete la nuova scoperta fotografica di spazzatura.
Cavalcaferrovia viale Europa. A Ladispoli sotto il viadotto, che ormai è diventato famoso per aver ospitato i senza fissa dimora (che continuano a vivere in condizioni igienico-sanitarie al limite), si è riformata una montagna di sporcizia. La mega discarica era stata bonificata nei mesi scorsi, ora è peggio di prima. C’è di tutto: sacchetti dell’immondizia, scarichi di calcinacci e materiali edili, barattoli di vernice, plastica, vetro e chi più ne ha più ne metta. Sono piombate le guardie zoofile di Ladispoli trovando anche delle tracce. “Senza parole, dopo segnalazioni da parte di cittadini siamo intervenuti in una discarica a cielo aperto. Uno scempio creato da chi non ha rispetto per l’ambiente. Abbiamo controllato e abbiamo trovato due indizi, due persone che adesso, giustamente, verranno sanzionate. Si troveranno da pagare una multa salata così la prossima volta ci penseranno prima di abbandonare rifiuti”, è quando scritto dal gruppo delle guardie ambientali Nogra Ladispoli che hanno transennato il terreno.
Boietto. In via delle Casermette i volontari fanno avanti e dietro per liberare la strada dai sacchi gettati dai soliti ignoti vicino ad alcuni alberi. Stesso discorso sulle arterie che conducono a Campo di Mare, come ad esempio in via del Bagolaro dove si è registrato l’intervento della Capitaneria di porto di Ladispoli-Marina San Nicola. Tanto di cappello invece all’evento battezzato #Robycleanup, l’iniziativa di pulizia delle spiagge. A lanciare l’iniziativa è stato il surfer Roberto D’Amico che già durante il lockdown si era rimboccato le maniche per ripulire gli arenili e il mare dei rifiuti, perché le spiagge, purtroppo, non sono esenti dagli attacchi degli incivili fine circa 100 i sacchi dei rifiuti raccolti.
Cerveteri. Situazione a dir poco drammatica a Cerveteri e anche qui non mancano telecamere e foto-trappola. In via Manzoni il raccoglitore degli abiti è diventata una pattumiera. Sos degrado in via di Zambra, in alcuni sentieri della Necropoli e sulla Settevene Palo Nuova, trasformatasi nel tempo da arteria preziosa di collegamento con Bracciano e le località del Lago a ricettacolo di schifezze (almeno, pare, i lavori sono davvero iniziati per riqualificare la strada martoriata dalle frane e chiusa lo scorso novembre). Residenti esausti a Cerenova e Campo di Mare. Stesso discorso a San Martino.
Critiche ambientaliste. Preoccupante lo scenario nel bosco di Valcanneto. “Anche quest’anno Scuolambiente aveva in programma numerose attività – lancia l’allarme la stessa associazione – che sono state interrotte a seguito dell’epidemia. Chi è tornato in questi giorni nel bosco ha trovato una situazione a dir poco disastrosa: erba alta su tutti i sentieri per lo più inagibili; alberi caduti, in particolare nella zona della fonte romana, precipitati anche dal costone di roccia sovrastato dalle abitazioni; staccionate dei ponti divelte e gettate nel letto del fiume. Ci si chiede se abbia fatto tutto la natura da sola”. Scuolambiente chiama il Comune: “Insieme a tutte le associazioni che tanto hanno fatto per la salvaguardia del bosco, chiediamo con forza alle istituzioni preposte un intervento di ripristino e di messa in sicurezza dell’area e di controllo per consentire a tutti di poter tornare a godere di questo piccolo gioiello che tanti amano e hanno contribuito a tutelare”.