Gioco d’azzardo, emergenza a Ladispoli

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Sportelli d'ascolto nei comuni del Veneto
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Il 50% delle persone che si rivolgono al servizio dipendenze di Bracciano è di Ladispoli. La Asl Roma 4 lavora per aprire un centro SerD in città. É quanto emerge dall’incontro di oggi al Granarone.  

Questa mattina al Granarone si è svolto un evento sull’importante tema del gioco d’azzardo. I numeri e le problematiche legate alla dipendenza dal gioco d’azzardo. L’incontro di approfondimento e studio è stato a cura dell’associazione Libera. Presente Mara Caporale quale responsabile del distretto socio sanitario di Ladispoli e Cerveteri, il dirigente Asl Roma 4, Giuseppe Barletta. Intervento del professor Maurizio Fiasco. Nei Comuni di Ladispoli e Cerveteri, non c’è un centro, si riferiscono a quello di Bracciano, di oggi la notizia che la Asl Roma 4 sta lavorando per fornire un punto per le dipendenze a Ladispoli, il dato allarmante: il 50% delle persone che si rivolge al centro di Bracciano abita a Ladispoli.

Il SerD (Servizio per le dipendenze) svolge un servizio di prevenzione, cura, riabilitazione nei confronti delle persone a rischio o che hanno sviluppato una dipendenza. Dallo shopping compulsivo alle dipendenze affettive, fino alla dipendenza allo smarphone. Oltre a gioco, alcol, stupefacenti.

“Il gioco d’azzardo è una piaga sociale che comporta indebitamento e la conseguente distruzione delle relazioni familiari  – spiega Barletta – da noi vengono lamentando problemi in casa in quanto una volta scoperti vengono allontanati”. Molti si vergognano a chiedere aiuto, di esporsi, per questo motivo il dirigente sottolinea che a Bracciano esiste un servizio delle dipendenze dove vige il rispetto della privacy e della riservatezza. Al numero 0699890213 si può prendere un appuntamento, il servizio si svolge all’interno dell’Ospedale di Bracciano, un luogo non etichettatile dove chiunque si può recare senza timore.

Un SerD a Ladispoli è importante per interagire con le scuole, ci sono tanti ragazzi che giocano, e sia Barletta che Caporale evidenziano quanto sia essenziale intervenire prima che giocare diventi un comportamento stabilizzato. E continuano – si comincia con un gratta e vinci poi, (per vari motivi) si rimane agganciati. Da quando si inizia a quando ci si chiede aiuto possono passare oltre 10 anni, quando ormai il comportamento si è stabilizzato.

Approfondimento e studio nell’appuntamento di oggi, aperto al pubblico dove si sollecita affinché il fenomeno sommerso emerga  –  tutti lo sanno ma nessuno ne parla. Si finge che non esista -. Eppure c’è ed è sotto gli occhi tutti, che i ragazzi escono da scuola e si dirigono dentro le sale distribuite sul territorio (anche in pieno centro) dove buttano i soldi nelle macchinette presenti, senza nessun controllo. Di norma dovrebbero essere locali vigilati ma spesso non lo sono. All’interno sulle pareti, cartelli indicano: vietato fumare, riportano un numero di telefono a cui rivolgersi, regolano le modalità dell’uso delle attrezzature presenti. Succede a Ladispoli come a Cerveteri. Si gioca in presenza e online.