Grazie all’impegno del presidente dell’Avis, Luigi Mecozzi, la città ha il suo ambulatorio per il prelievo del sangue per le donazioni
di Giovanni Zucconi
Avevamo lasciato Luigi Mecozzi, il Presidente dell’AVIS di Cerveteri, con tanti sogni nel cassetto. Uno di questi era dotare Cerveteri di un ambulatorio dove poter effettuare, in autonomia, i prelievi del sangue dei tanti donatori. Questo avrebbe permesso di non dipendere più dalle strutture ospedaliere per organizzare i prelievi, e di aumentare quindi, in modo sensibile, il numero delle sacche di sangue raccolte. Sembrava un obiettivo quasi impossibile da raggiungere, soprattutto per la qualità e le attrezzature che la ASL richiede per l’apertura di una struttura di questo tipo. Ma Luigi Mecozzi non è certo un tipo che si lascia impressionare dalle difficoltà e, pur tra mille problemi, ha continuato per la sua strada. Uno dei problemi più grandi è stato naturalmente la ricerca dei fondi necessari. Ma alla fine c’è riuscito: Cerveteri ora ha il suo ambulatorio per il prelievo del sangue per le donazioni. Per definire meglio l’eccezionalità di questo evento, basti dire che nel Lazio solo l’AVIS di Cerveteri può contare su un proprio ambulatorio, senza dover passare per una struttura ospedaliera. Per farci raccontare meglio le novità del servizio di prelievo del sangue a Cerveteri, abbiamo intervistato proprio il Presidente dell’AVIS di Cerveteri, Luigi Mecozzi, conosciuto da tutti come Giggetto.
Signor Mecozzi, è già operativo il nuovo ambulatorio per il prelievo del sangue?
“La sede del centro sarà in via Martiri delle Foibe 109 a Cerveteri. L’appuntamento col taglio del nastro è stato lo scorso 2 agosto. Da oggi la struttura sarà a disposizione dei cittadini dal lunedì al venerdì dalle 8 alle 12.”
E’ stato un giorno speciale per lei
“E’ stato un giorno speciale per Cerveteri. Per questo ho pensato di riservare la raccolta a tutta l’Amministrazione Comunale. Così mi sono accordato con il Sindaco. Ho portato personalmente l’invito a tutti i dipendenti comunali.”
Come mai siete rimasti fermi per alcuni mesi?
“Perché non avevamo ancora il permesso di aprire dalla Regione Lazio. E neanche quello della ASL. Purtroppo la burocrazia per aprire un ambulatorio è molto lunga. Lei non immagina gli interventi che abbiamo dovuto fare per mettere a norma i locali. Ci hanno fatto mille richieste. Hanno voluto conoscere perfino la luminosità delle sale, e per questo abbiamo dovuto chiamare, e pagare, un ingegnere delle luci. Hanno voluto verificare la temperatura e la qualità dell’aria. Ci hanno fatto mettere un aeratore.
Ma finalmente ce l’avete fatta
“Si. Adesso, tutti i giorni, avremo a disposizione un medico e due infermieri per effettuare le visite preliminari e i prelievi. Saremo aperti tutte le mattine. Avremo a disposizione anche un’ambulanza per le emergenze.”
Chi metterà a disposizione l’ambulanza?
“L’AssoVoce. Con loro siamo gemellati”
Di quante stanze è composto l’ambulatorio?
“C’è la stanza del medico, dove verranno effettuate le visite prima dei prelievi. E’ tutto a norma, come ci aveva chiesto l’ASL. C’è anche un lettino per le emergenze. C’è poi la stanza dei prelievi, dove abbiamo messo due poltroncine che ci sono costate 1.600 euro l’una. Poi c’è una stanza per il ristoro e una, un po’ più grande, per la sala d’aspetto.”
E’ soddisfatto per gli spazi e i locali a disposizione dell’AVIS di Cerveteri?
“Diciamo di sì. Se avessimo avuto una ventina di metri quadri in più sarebbe stato meglio, ma non ci lamentiamo.”
Nel nuovo ambulatorio farete solo dei prelievi? Mi ricordo che aveva dei progetti per utilizzarlo anche per altro.
“Per il momento ci concentreremo solo nella raccolta del sangue. Purtroppo la raccolta di sangue è insufficiente in tutto il Lazio. Con tutti gli incidenti che ci sono, ne abbiamo veramente tanto bisogno. Poi, un gradino alla volta, cominceremo con altri servizi ai cittadini. Sicuramente faremo l’elettrocardiogramma, gratis a chi non se lo può permettere. Lo faremo anche a domicilio, per chi non si può muovere facilmente. Ma non so quando inizieremo. Vedremo le richieste che ci arriveranno. Probabilmente ci organizzeremo in modo da prevedere uno o due giorni al mese per fare questa misurazione.”
Come pensate di incrementare la raccolta del sangue a Cerveteri?
“Pensiamo di fare cinque o sei telefonate al giorno per sollecitare i donatori, e per ricordare loro che hanno raggiunto il periodo in cui possono donare di nuovo. Ne approfitto per lanciare un appello a tutti quelli che possono donare il sangue. Fatelo senza pensarci due volte. Ne abbiamo veramente tanto bisogno.”
Il sangue che raccoglierete dove andrà?
“Andrà tutto all’Ospedale San Filippo Neri. Prima lo consegnavamo tutto a Civitavecchia, ma adesso l’ASL ha deciso così.”