La nostra petizione popolare ha quasi raggiunto il primo importante traguardo di 500 firme.
Da quando abbiamo lanciato la petizione, circa due mesi fa, alcune cose sono cambiate, fortunatamente in meglio.
I responsabili dell’oasi hanno sicuramente apportato dei miglioramenti nell’area. Notiamo che è stata perfezionata la tutela delle dune in cui c’è possibilità di nidificazione del Fratino e del Corriere piccolo così come è stata particolarmente valorizzata l’area in cui sono presenti moltissimi Gigli di Mare.
Non riteniamo, però, sufficienti questi miglioramenti principalmente per tre aspetti:
– come indicato nel testo della petizione, riteniamo che si dovrebbe intervenire anche su altri punti (attrezzare gli arenili affinchè ne venga garantita la migliore fruibilità, garantire l’accesso ai disabili etc.);
– a tutela dell’area dovrebbero essere perseguite politiche di rispetto dell’ambiente che dicano no ad ulteriore cemento e mattoni. Come ricorda anche l’ARPA Lazio, tra le prime cause del fenomeno erosivo vi è, infatti, proprio la cementificazione del suolo.
– la barriera frangiflutti realizzata con i massi si è rivelata fortemente inefficace per la tutela della Torre e profondamente problematica per la palude in quanto ha favorito l’avanzamento dell’acqua marina fino ad uno degli stagni. Quest’anno le mareggiate, hanno avuto un impatto relativamente modesto sulla tenuta dell’intero ecosistema, ma in periodi futuri potremmo non essere così fortunati. Occorre dunque agire con urgenza!
Il primo maggio vi aspetteremo nell’area antistante Torre Flavia dove dalle ore 10 alle ore 18 continueremo la raccolta delle firme.
Difendiamo l’ambiente! Difendiamo l’oasi naturale di Torre Flavia!
Coordinamento Salviamo la Palude – Ricostruiamo Torre Flavia