L’appello di Pro Vita & Famiglia: “Una procedura che permette agli studenti di scegliersi il nome con cui essere chiamati e nominati su registri e documenti scolastici”.
La “carriera alias” consente agli studenti maschi di scegliere nomi da femmina e viceversa.
Pietro ha 15 anni e ‘si sente’ femmina? Che problema c’è: d’ora in poi tutta la scuola lo chiamerà… Maria! È un abuso ideologico assurdo! Ieri ho fatto sentire forte la mia voce anche per te!
La “carriera alias” è inaccettabile per 5 motivi:
- Non rispetta la legge: non esiste un quadro normativo di riferimento e la scuola non ha alcuna competenza in materia anagrafica. È un abuso amministrativo;
- Non rispetta la scienza: la scuola non chiede alcuna certificazione medica sull’eventuale stato di “disforia di genere” del minore, affidandosi al mero sentimento emotivo del singolo;
- Non rispetta gli adolescenti: durante l’adolescenza possono verificarsi normali momenti di incertezza sulla propria personalità, e l’offerta della “carriera alias” da parte della scuola potrebbe indurre un ragazzo a credere che per superare questi stati debba ‘cambiare sesso’. Si viola il principio di precauzione;
- Non rispetta le famiglie: le scuole non informano né coinvolgono le famiglie su queste iniziative, facendo arrivare direttamente ai loro figli la proposta di “carriera alias”, violando il diritto di priorità educativa dei genitori;
- Non rispetta la comunità scolastica: la “carriera alias” obbliga tutta la scuola (docenti, studenti, genitori, personale) a conformarsi all’auto-percezione del giovane. Non adeguarsi sarà considerata una discriminazione…
Ieri ho rilasciato dichiarazioni molto forti davanti al Ministero dell’Istruzione, ascoltale subito cliccando qui
Le scuole stanno violando la legge e mettendo a repentaglio la salute psicofisica di ragazzi e ragazze. I genitori devono tenere gli occhi aperti: informarsi sempre su cosa accade nelle scuole dei figli. Niente è più scontato.
Mi aiuti a spargere la voce subito? È davvero urgente!
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