TESTIMONIANZE CHE NON SONO SOLO DISCORSI MESSI IN FILA
Gea Copponi conduce magistralmente l’evento organizzato a Cerveteri in occasione della Giornata Internazionale della Donna apportando con il garbo che la distingue, un valore aggiunto all’iniziativa, che nella giornata dell’otto marzo ha visto celebrare la figura femminile. Quella che per alcuni è oramai una ricorrenza banale se non addirittura offensiva, è stata occasione per onorare le donne che hanno fatto la storia di Cerveteri e del mondo.
Al Granarone nessun luogo comune bensì un momento di riflessione grazie alla presenza della scrittrice Vera Pegna e della campionessa olimpica Antonella Bellutti. Nei loro interventi tutta la forza della verità e la visione di un mondo giusto. Dal concetto di senso di responsabilità affrontato da Vera Pegna porto con me “Sapere che le sorti del mondo dipendono da noi, pur sapendo che non contiamo nulla” e della Bellutti che “La vita è come andare in bicicletta…”, l’autobiografia alimentare di una vegatleta, che mi prometto di leggere quanto prima.
Ci sono incontri che non si concludono al momento dei saluti, che destano riflessioni la sera stessa e i giorni dopo, per questo ringrazio l’assessorato alla cultura del Comune di Cerveteri che, nella persona di Federica Battafarano, crede ancora nel Confronto, nella Cultura e nella Bellezza quali motori di crescita, nonostante il terreno appaia arido.
Infine, un pensiero va all’amico Carlo Grechi, ai suoi modi gentili, alla delicatezza nel rappresentare l’animo femminile. L’evento si è concluso con la presentazione del calendario che da oltre venti anni l’artista realizza in occasione della Giornata Internazionale delle Donne.