Arriva il grande freddo, si impennano i prezzi degli ortaggi e della frutta.
Direte voi, ma che c’entrano clima e coltivazione? C’entrano perchè in Italia c’è sempre qualcuno che, una volta per il gelo, un’altra per il terremoto o per la pioggia, ne approfitta per aumentare il costo dei prodotti al dettaglio, adducendo qualche pretesto più o meno convincente. Se ne stanno accorgendo le massaie del nostro litorale che da giorni sono costrette a barcamenarsi tra zucchine, cetrioli e melanzane venduti a peso d’oro, quasi fossero dei preziosi monili e non prodotti della terra. Sia chiaro, il gelo ha sicuramente causato danni all’agricoltura locale, ma nulla giustifica il raddoppio dei prezzi della frutta e degli ortaggi. Un circolo vizioso che inizia dalla grande distribuzione nei mercati, per arrivare agli ambulanti e fino alle tavole dei consumatori che sborsano fior di euro per acquistare verdura fresca. Accade così per che non dissanguarsi alcune massaie optino per ortaggi surgelati, altre proprio rinunciano a melanzane e peperoni in attesa di tempi migliori. In questo scenario, si guarda con apprensione alla Sagra del carciofo di aprile. Giungono infatti segnalazioni che la metà delle coltivazioni del prelibato ortaggio sarebbero state danneggiate dal freddo, sui 10 ettari di piantagioni tra Ladispoli e Cerveteri sarebbe accaduto il disastro. Stessa sorte avrebbero subito finocchi, puntarelle,fave e broccoli. Intanto, qualche commerciante buontempone ha affisso cartelli nel proprio negozio, spiegando che i prezzi sono aumentati per colpa del freddo. Come dire, si gela? E voi pagate il doppio per frutta e verdura.
Aumenta di oltre il doppio il prezzo di zucchine, melanzane e altri prodotti. Per i venditori del mercato ortofrutticolo è colpa del maltempo e del relativo aumenti dei prezzi all’ingrosso. Alcuni hanno affisso cartelli al negozio per spiegarlo ai clienti. Disastro per i danni all’agricoltura. Il delegato comunale, Angelo Leccesi, parla di 50% di carciofi da buttare (nelle campagne ladispolane sono almeno 10 ettari le piantagioni – come conferma il delegato all’Agricoltura, Angelo Leccesi – e c’è molta attesa per la sagra del Carciofo), danni ingenti anche per puntarelle e fave, un po’ meno per broccoli e finocchi. Anche Ladispoli paga a caro prezzo l’ondata di gelo che nel Lazio ha distrutto le piantagioni, messo in crisi i venditori di frutta e verdura e penalizzato di conseguenza i clienti. Il maltempo ha inciso anche sulla produzione locale. A Ladispoli c’è chi ha affisso dei cartelli nel negozio per spiegare ai propri affezionati acquirenti il perché del rincaro improvviso.