Freccia, il lavori non partono e l’opposizione si rivolge alla Corte dei Conti 

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I consiglieri firmano l’esposto per i ritardi del cine-teatro di Ladispoli. 

FrecciaPer mesi, oltre un anno, non si è saputo più nulla del cantiere relativo all’auditorium sulla via Settevene Palo. Poi il sindaco mesi fa aveva annunciato la ripresa dei lavori. Fino ad arrivare all’esposto di questi giorni che è l’ultimo capitolo di una storia infinita, ovvero quella del “Massimo Freccia” di Ladispoli.

A presentarlo alla Procura della Corte dei Conti in blocco è stata l’opposizione che si rivolge ai magistrati affinché si faccia luce il prima possibile. A firmarlo i consiglieri comunali Gianfranco Marcucci, Fabio Paparella, Amelia Mollica Graziano, Alessio Pascucci, Crescenzo Paliotta, Silvia Marongiu, Daniela Ciarlantini e Roberto Garau. Praticamente tutti gli esponenti di minoranza chiedono ai pm di verificare se sia stato creato «un danno al pubblico erario» per una serie di motivi tra cui «l’aumento dei costi in capo alla collettività dovuti allo sgravio completo degli oneri concessori a carico della società Frontera e al contestuale prolungamento della durata della concessione da 15 a 20 anni, che ha provocato mancate entrate nelle casse comunali per euro 120mila euro, il cui atto formale di approvazione sembrerebbe essere stato adottato in difformità con le procedure previste dall’allora vigente Codice dei contratti pubblici, nonché in assenza di adeguate valutazioni sul punto da parte dei competenti uffici comunali». Fari accesi anche sui lavori che procedono a passo di lumaca, anzi sono proprio fermi da anni. «Non capiamo veramente i ritardi nell’apertura dell’impianto – evidenziano – che impediscono la fruizione del cineteatro da parte dell’utenza».

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Non c’è pace per il teatro auditorium inaugurato il 14 ottobre 2016, dopo le elezioni amministrative del giugno 2017, e poi al pubblico per una serie di inefficienze e infiltrazioni dal tetto. Il Freccia venne addirittura aperto dalla precedente amministrazione comunale di centrosinistra solo che all’interno non funzionava praticamente nulla, tra cui il proiettore e i riscaldamenti. L’edificio inoltre era privo dell’agibilità sulle uscite di sicurezza e si verificavano infiltrazioni dal tetto ad ogni acquazzone (all’esordio i musicisti suonarono addirittura con la stufa vicino e indosso le sciarpe).

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«Presto ripartiranno i lavori – aveva detto il sindaco Alessandro Grando nelle scorse settimana – finalmente sono arrivati tutti i materiali per poter ultimare la struttura, compreso l’impianto audio. I gestori stanno risolvendo solo alcune questioni di sicurezza per l’ancoraggio dei carichi sospesi. Una volta stabilito il da farsi, il cantiere proseguirà senza sosta». Per essere ultimato, all’appello mancava il controsoffitto, l’impianto di proiezione e di aerazione. Ma ancora gli operai non si sono visti sul tetto, ancora con tutte le tegole ammucchiate come del resto è visibile percorrendo la statale Aurelia.
Da prassi, una volta che sarà inaugurato il Freccia, potrà contare su due sale contenenti almeno 500 posti, almeno 350 nella principale con dedica speciale a Gigi Proietti e sarà anche quella degli spettacoli teatrali. La seconda invece, in omaggio a Laura Antonelli, che ha vissuto proprio qui in città, potrà contenere un centinaio di spettatori.