Il surfista cerveterano Fioravanti sarà alla sua seconda Olimpiade: sogna una medaglia a Parigi.
È tutto pronto: il calendario è stato pubblicato. Il 27 luglio inizierà ufficialmente per Leonardo Fioravanti, surfista cerveterano di 26 anni, la sua seconda partecipazione in una Olimpiade. L’asso della tavola, cresciuto a Campo di Mare, si è guadagnato meritatamente Parigi 2024. Il campione azzurro si è allenato con grande intensità, come dimostrano anche tutti i suoi video che pubblica quotidianamente sui social.
Leo non vuole affatto recitare solo un ruolo da comparsa e pretende da se stesso di più rispetto a Tokyo dove comunque non è che sia andato poi così male alla sua prima edizione in un evento così prestigioso. Sa benissimo di avere più esperienza e di essere finito nella top mondiale nel 2023, al nono posto. Nella competizione nipponica aveva raggiunto gli ottavi di finale perdendo contro il fortissimo peruviano Lucca Mesinas.
Sta attraversando uno stato di forma ottimo e punta davvero ad un piazzamento di prestigio. Ne ha fatta di strada superando anche infortuni e operazioni ma la stoffa non gli è mai mancata. Tanti amici fanno il tifo per lui. Non può mancare il sostegno del fidato collega e campione Roberto D’Amico, impegnati in questi giorni con i suoi progetti ambientali sulla costa nord di bonifica delle spiagge e pulizia dei fondali marini. «Tahiti rappresenta sicuramente una grande occasione per Leo – è il suo giudizio tecnico – è un’onda che rispecchia il suo surf, è un tratto costiero pericoloso, con le onde appunto che vanno a rompere su pochissima acqua».
D’altronde Teahupo’o sta a significare “muretto dei teschi” o “teste rotte”, il che rende l’idea. Davvero Fioravanti può avere chance di ottenere una medaglia?
«È che i surfisti qualificati delle varie nazioni sono fortissimi – aggiunge D’Amico -, insomma parliamo di sportivi in assoluto fortissimi nel mondo, ma non tutti hanno il talento simile in quelle condizioni. Io ci credo davvero molto, stiamo in contatto costantemente e ha effettuato giorni fa un viaggio per resettare la mente. È carico, noi abbiamo bisogno che vada alla grande come lui ha bisogno di noi, del supporto e del tifo. Dobbiamo fargli sentire che siamo vicini, è persona costretta a vivere lontana dall’Italia, ma tiene alla nostra bandiera e alle sue origini. Forza Leo».
«È che i surfisti qualificati delle varie nazioni sono fortissimi – aggiunge D’Amico -, insomma parliamo di sportivi in assoluto fortissimi nel mondo, ma non tutti hanno il talento simile in quelle condizioni. Io ci credo davvero molto, stiamo in contatto costantemente e ha effettuato giorni fa un viaggio per resettare la mente. È carico, noi abbiamo bisogno che vada alla grande come lui ha bisogno di noi, del supporto e del tifo. Dobbiamo fargli sentire che siamo vicini, è persona costretta a vivere lontana dall’Italia, ma tiene alla nostra bandiera e alle sue origini. Forza Leo».
Il 27 luglio alle 19 entrerà in acqua per il primo turno riservato agli uomini. Se dovesse qualificarsi, il secondo turno è il 28 luglio alle 23.45 con il terzo turno il giorno successivo alle 19. Il 30 e il 31 luglio invece le finali nel caso Leonardo Fioravanti riuscisse ad avvicinarsi ad una delle tre medaglie.
Sarà accompagnato da Adriano De Souza, coach della nazionale italiano e primo brasiliano a vincere il campionato mondiale di surf nel 2015. In Francia non ci sarà invece il campione del nuoto sincronizzato Giorgio Minisini. Il ladispolano non è stato convocato, decisione forse a sorpresa che lo ha portato al ritiro da questa disciplina.