A cura del Dottor Professor Aldo Ercoli
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Aldo Ercoli
Questa volta affrontiamo l’argomento delle infezioni delle alte vie respiratorie, in particolare delle sinusiti. Sono delle infezioni più spesso croniche (meno frequentemente acute) della mucosa dei seni paranasali:
1) mascellari;
2) frontali;
3) etmoidali;
4) sfenoidali.
Il dolore che parte dai seni paranasali può presentarsi in sede dentale; dietro sopra o sotto l’occhio; sulla fronte; agli zigomi; alla mascelle; al vertice della testa; alla nuca (occipite).
Da che cosa dipende questa localizzazione dolorifica? Dipende, dipende …da quale seno paranasale viene colpito. Generalmente l’infiammazione è diffusa a tutti i seni paranasali (pansinusite) con edema della mucosa, ostruzione dell’ostio nasosinusale, mancanza d’aria nel seno (e quindi poco ossigeno), ristagno delle secrezioni e successiva superinfezione batterica. Solo l’esordio del “dente del giudizio” (flogosi del molare) o del secondo premolare rappresenta l’unica forma isolata (sinusite mascellare odontogena).
La congestione nasale con secrezione non deve essere confusa con un banale raffreddore virale. Quando il naso continua a gocciolare per diversi giorni (se non settimane) non si può più parlare di raffreddore bensì o di una forma allergica (secrezione chiara) oppure ad una sinusite batterica (secrezione muco purulenta). Se vi è una sinusite acuta può esserci febbre (50% dei casi nelle forme mascellari) ed è presente dolore nella sede soprastante (digitopressione) il seno mascellare interessato.
L’aumento della temperatura è molto più raro nelle forme croniche. Esaminiamo ora più in dettaglio (visto il quadro clinico molto eterogeneo e variegato) le varie forme cliniche delle sinusiti:
1 – Sinusite mascellare: dolore sotto l’orbita dell’occhio con irradiazione ai denti, alla mascella, agli zigomi: punto doloroso alla pressione del nervo sottorbitale.
2 – Sinusite frontale: dolore all’angolo supero-interno dell’orbita oculare con irradiazione alla fronte o alla tempia oppure alla regione temporale del cranio punto doloroso sopra alla pressione del nervo
3 – Sinusite etmoidale: dolore alla fronte con irradiazione alla radice dell’osso lacrimale.
4 – Sinusite sfenoidale: dolore localizzato al vertice (in cima alla testa), all’occipite (alla nuca) oppure retro oculare (dietro l’occhio).
Tutti questi sintomi e segni vengono spesso associati quando le sinusiti riguardano più seni (pansinusite). Talora il dolore peggiora se il paziente si china in avanti o si mette disteso. La sinusite cronica spesso si presenta con rinorrea anteriore e posteriore (congestione e gocciolamento nasale).
L’ascesso frontale subperiostale, la cellulite orbitaria, l’empiema epidurale, la meningite, l’ascesso cerebrale, la tromboflebite infettiva della vena durale rappresentano le complicazioni più gravi. Più frequente è la formazione, nelle forme croniche mascellari, dei polipi che facilitano il perdurare dell’affezione.
Qual è l’eziopatogenesi delle sinusiti? Quali fattori la favoriscono e quali quelli che la determinano? Fattori anatomici (malformazioni nasali, sia benigne che maligne; la palatoschisi), esogeni (traumi, corpi estranei etc), deficit immunitari (fibrosi cistica, sindrome di Kartagener) e infezioni che partono dai denti (1° premolare, 10 e 2° molare) sono quelli che favoriscono l’affezione. Le infiammazioni virali, batteriche e micotiche oppure quelle atopiche (riniti croniche, ipertrofiche, allergiche) sono quelle che la causano.
Qual è la cura? La terapia allopatica della sinusite batterica acuta deve sia eradicare i batteri che ripristinare l’apertura degli osti sinusali. Nella rinorrea anteriore e posteriore di tipo mucopurulento l’aereosolterapia con cortisonici assieme ai fluidificanti il muco (utile anche quella termale) va associata ad una terapia per bocca orale) a base di antibiotici (macrolidi o cefalosporine a seconda a seconda dell’esame colturale del secreto con antibiogramma) oppure di antifungini. La terapia va protratta per almeno dieci giorni. Utili anche i farmaci antinfiammatori.
Al fine di prevenire le frequenti recidive, dopo una visita ORL (rinoscopia) ed un Rx dei seni paranasali (la TC è molto più sensibile nella sinusite etmoidale e sfenoidale), si può ricorrere ad una cura immunostimolante o antiallergica. Nell’ipertrofia dei turbinati o nella poliposi alla terapia chirurgica (sono però frequenti insuccessi). La chirurgia è anche utilizzata nelle alterazioni congenite o acquisite dei seni paranasali. La quasi totalità delle sinusiti batteriche può essere trattata con antibiotici per via orale dal medico di base.
Solo nelle gravi complicanze della malattia è necessario il ricovero ospedaliero ove si effettuerà l’infusione endovena di chemioterapici mirati.