Non possiamo assistere passivamente alla soppressione della nostra linea ferroviaria.
Per questo l’appuntamento di lunedì 25 alle ore 18,00 presso la Stazione di Anguillara è di fondamentale importanza.
Tutta la cittadinanza è chiamata alla mobilitazione, in particolare coloro che utilizzano il treno. Ci troviamo di fronte ad un vero e proprio collasso del sistema ferroviario regionale. Le difficoltà temporanee o i brevi disservizi in passato non sono mancati e sono sempre stati accettati come fisiologici dalle nostre comunità, ma quanto sta accadendo ormai da oltre 2 mesi non si era mai verificato prima d’ora.
Per queste ragioni abbiamo deciso di organizzare una prima forma di protesta:
1) Perché vogliamo la verità! RFI deve rendere note, senza mezzi termini e senza reticenze, le reali problematiche che hanno portato al collasso del sistema: le “mezze verità” non sono più tollerabili;
2) Perché esigiamo una soluzione o sapere se essa non esiste! Pretendiamo di sapere se esiste una data di termine di questo caos o se – invece – si brancola nel buio;
3) Perché non sono state predisposte le corse sostitutive! F.S. non ha gestito l’emergenza, i pendolari e le famiglie degli studenti sono stati obbligati ad affrontare costi extra che stanno gravando sui loro bilanci. Le Ferrovie dello Stato sono una multinazionale e devono porre in essere tutte le risorse necessarie per tamponare l’attuale stato di cose, a cominciare da un massiccio ricorso ai mezzi sostitutivi;
4) Perché non sono state ancora applicate sanzioni! La Regione Lazio ha recentemente informato di essere dalla parte degli utenti, ma alle parole devono seguire i fatti applicando le penali previste dal contratto di servizio ed utilizzando tali risorse per risarcire i pendolari e le famiglie degli studenti, quanto meno per l’abbonamento di settembre.
L’iniziativa è promossa dai partiti e dai movimenti del centrosinistra del lago di Bracciano ed è rivolta a tutta la cittadinanza.
E’ quanto scrive Emiliano Minnucci del Partito Democratico.