ViviAmo Fiumicino: “Subito i prefabbricati al Da Vinci per salvare il prossimo anno scolastico”
E’ quanto si legge in un comunicato diffuso da ViviAmo Fiumicino per il centro studi di Mario Baccini, che prosegue: “Tale scelta, sofferta e frutto di accesi dibattiti, è arrivata in seguito ai recenti incontri del Consiglio di Istituto e all’approvazione dei relativi ordini del giorno. Nello specifico, con questi Odg, si è deciso di prevedere un ridimensionamento dei criteri di accettazione delle nuove iscrizioni, ovvero di dare assoluta precedenza ai ragazzi residenti nel comune di Fiumicino, e di accettare solo in via residuale le iscrizioni che perverranno da parte dei ragazzi non residenti. E ciò si deve essenzialmente alla cronica carenza di spazi, culminata con le criticità verificatesi ad inizio anno scolastico con la corsa al reperimento di nuove aule, per l’impossibilità di continuare ad utilizzare gli spazi concessi dalla parrocchia Frassinetti, ma anche per la volontà dello stesso Consiglio di Istituto di non dar luogo all’aggiunta dei turni di sabato o a turnazioni pomeridiane per la normale didattica, nonché quella di fare rientrare in sede gli studenti dirottati presso le aule della succursale dell’istituto Paolo Baffi di viale di Porto e presso l’aula ricavata dalla sala docenti di via Reggiani, offerte appunto al Leonardo da Vinci per ovviare a tale problema, anche se ritenute assolutamente inadeguate, per dimensioni, ad ospitare la normale didattica.
Pur comprendendo le ragioni che hanno portato il Consiglio ad adottare queste misure drastiche, anche per l’oggettiva mancanza di aule, la delusione e l’apprensione però di tutti questi ragazzi che si sono avvicinati con tanto entusiasmo durante gli Open Day, e di riflesso anche delle loro famiglie, sono i sentimenti che comprensibilmente al momento prevalgono, dato che alla luce di quanto sopra esposto, saranno praticamente esclusi dalla possibilità di poter studiare ciò che più amano nella propria città, costretti quindi a dover scegliere un altro indirizzo di studi o dirottare le proprie scelte verso gli istituti della Capitale o di altri Comuni, laddove ci sia oltretutto la possibilità di essere accolti.
Tutti noi abbiamo appreso la recente notizia dell’Amministrazione comunale circa la realizzazione di un nuovo liceo a Fiumicino, precisamente in zona Isola Sacra, grazie alla firma di un protocollo d’intesa con Città Metropolitana, ente competente per l’edilizia scolastica delle scuole secondarie superiori. Notizia che tutti aspettavamo da tempo e che ci rallegra, ma che evidentemente non soddisfa le attuali esigenze di tutti questi ragazzi che entro il prossimo 30 gennaio dovranno scegliere la propria scuola, visto che ad oggi non siamo neanche alla fase progettuale per la realizzazione del suddetto istituto.
Come comitato cittadino, ma prima ancora come genitori, chiediamo a tutte le forze politiche di dar immediato mandato al Sindaco, di concerto con la dirigente del Leonardo da Vinci, la Prof.ssa Gargiulo, di presentare formale richiesta a Città Metropolitana, nel trovare a stretto giro una soluzione, ovvero prima della data ultima utile per le iscrizioni. Soluzione, come peraltro già proposta dalla stessa dirigente scolastica e dal presidente Mario Baccini, che a nostro avviso risulta essere la migliore, è quella dell’installazione di moduli prefabbricati o container, all’interno del perimetro dello stesso liceo.
Una scelta che permetterebbe nei prossimi mesi di installare questi moduli renderebbe tutto pronto per l’inizio delle lezioni il prossimo settembre, purché intrapresa, ovviamente, nei tempi utili ad accogliere le nuove domande di iscrizione. Questo darebbe la possibilità agli studenti, rispetto invece alla delocalizzazione presso sedi distaccate, di poter utilizzare i laboratori e quindi svolgere in essi le attività peculiari dell’indirizzo scelto.
Confidiamo nella sensibilità e nella risolutezza dei nostri Amministratori locali per tamponare questa vera e propria emergenza, che peraltro dura ormai da anni. Mai come ora però, il rischio per moltissimi ragazzi di rimanere ‘fuori’ è davvero serio e concreto, perché non è il loro futuro ad essere incerto, bensì addirittura il loro presente e questo non possiamo e non dobbiamo permetterlo”.