“Fili di speranza”: torna il corso gratuito di cucito per 10 donne disoccupate

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Dopo il successo della prima edizione, torna il corso di cucito “Fili di speranza” avviato a Ladispoli, in provincia di Roma, dall’associazione Terra e Missione insieme alla Confraternita Santa Maria del Rosario. L’obiettivo delle 20 lezioni gratuite è quello di far diventare autonome le partecipanti con ago e filo ma anche tessere nuove opportunità per ricominciare e dare spazio alla creatività.

In totale sono 10 i posti disponibili per partecipare gratuitamente alle lezioni, che si terranno nella sala parrocchiale di S. Maria del Rosario, con accesso in via Odescalchi 181. Non sono necessarie competenze tecniche di base ma sono indispensabili motivazione e passione per il lavoro sartoriale. In più da quest’anno saranno disponibili cinque posti in più per religiose e consacrate.

Il corso, lanciato in collaborazione con la Caritas di Porto-Santa Rufina e Ciofs Fp Lazio, con il patrocinio del Comune di Ladispoli, è strutturato come un vero e proprio laboratorio pratico: 60 ore, articolate su 20 incontri svolti in presenza il sabato mattina, in cui si esplorerà l’arte del cucito, partendo dalle nozioni base delle riparazioni e del restyling, fino ad arrivare a confezionare semplici capi di abbigliamento o accessori, che saranno presentati durante la cerimonia di fine corso.

A tutte le iscritte verrà rilasciato un attestato di partecipazione, oltre al supporto nella redazione del curriculum e all’attività di accompagnamento nella ricerca di un lavoro.

Sarà possibile iscriversi inoltrando la richiesta via mail, all’indirizzo info@terraemissione.org, a partire dal 20 novembre fino al 10 dicembre, mentre i nominativi delle partecipanti saranno resi pubblici in occasione della cerimonia di inaugurazione del corso, che si terrà sabato 16 dicembre alle ore 16.

Le lezioni inizieranno il 13 gennaio 2024.

Per informazioni, è possibile telefonare al numero 347.0300998 dal lunedì al venerdì dalle ore 13 alle ore 14 e dalle ore 17 alle ore 19.

di Chiara Spinato