Associazione TrasportiAmo: il tempo delle chiacchiere è finito.
«Mentre il MIT accantona il progetto di riqualificazione della Roma-Giardinetti, inserito nel PUMS, la Regione Lazio glissa e Roma Capitale tarda ad acquisire al patrimonio comunale l’infrastruttura, i treni continuano a deragliare. L’ultimo episodio è avvenuto questa mattina presso il deposito/officina di Centocelle, durante le consuete operazioni di manovra.
Il tempo delle chiacchiere è terminato, questa linea, che gioca un ruolo fondamentale nella mobilità della Casilina, insieme alla Metro C, deve uscire dal limbo nel quale è caduta a causa del menefreghismo istituzionale. I Comitati di quartiere, le associazioni dei pendolari e i cittadini devono unire le proprie forze e pretendere il risanamento della linea». È quanto dichiara nella nota congiunta l’Associazione TrasportiAmo. «A titolo esaustivo ricordiamo», prosegue, «che il corrispettivo di 90milioni di euro previsto per l’espletamento del servizi ferroviari, disciplinato dal Contratto di Servizio Regione-Atac ancora in essere, è destinato anche alla manutenzione ordinaria dei beni, delle infrastrutture, dei mezzi e degli impianti. Tale circostanza rileva una certa corresponsabilità dell’Azienda Capitolina nella conservazione delle stesse infrastrutture».
«L’ennesimo svio ed il mancato finanziamento del Ministero», aggiunge Andrea Ricci dell’Osservatorio Regionale sui Trasporti, «dimostrano ulteriormente che non c’è davvero più tempo da perdere se non si vuole che sia scritta un’altra pagina vergognosa nella storia dei trasporti romani e del Lazio. L’Osservatorio collaborerà con tutte le altre realtà che si sono occupate in questi anni della linea per fare, con un’iniziativa condivisa e dal basso, i passi che spingano, a partire dal progetto presentato al MIT, Ministero, Regione e Comune a rapidamente concludere gli atti amministrativi che consentano di riportare questa linea, in sicurezza, efficienza e sostenibilità, a riprendere il ruolo centrale che le compete».