“TRA FORZA FISICA E MENTALE, LA DANZA ACROBATICA SUL PALO CONQUISTA TUTTI”
di Barbara Pignataro
Corpo statuario e sorriso accattivante Federica Rizzo è stata il volto della manifestazione dedicata al fitness appena svolta a Ladispoli, l’abbiamo ammirata nella sua performance in prima serata sabato 16 luglio, apprezzata come insegnante di un folto gruppo di giovani allieve, ha stupito in veste di presentatrice al fianco del Patron Benardinelli.
Federica, raccontaci del tuo esordio con la Pole Dance
Ho sempre fatto sport, fin da piccola mia madre mi ha indirizzato verso la ginnastica aerobica con la sua collega Elena Perretti, fino all’agonismo per poi trovarmi a dover decidere cosa fare da grande, avevo 18 anni e dopo una breve pausa a Roma ho partecipato, non senza pregiudizi sulla disciplina, alla mia prima lezione di pole dance con Tilly Tamantini, mi innamorai subito, scoprendo di essere brava. Un anno dopo ero già istruttrice e ho cominciato ad insegnare con la soddisfazione di partecipare inoltre, con ottimi risultati, ai campionati mondiali di Pole Dance. L’ultimo titolo nel 2014. Oltre all’insegnamento oggi mi dedico all’organizzazione di eventi legati alle esibizioni, che selezionano gli atleti che andranno al mondiale.
È uno sport riconosciuto e sostenuto?
Stiamo lavorando affinché accada, intanto ci godiamo la soddisfazione di far conoscere la Pole Dance, una disciplina sportiva a tutti gli effetti, da non confondere con la famosa lap, che si basa infatti sull’esecuzione di figure acrobatiche. Ci piace e soprattutto aiuta a conoscere il proprio corpo.
Cosa distingue questa disciplina dalle altre?
Non è noiosa, è in continua evoluzione e ti permette di far emergere la creatività insieme alla tecnica in quanto divieni il coreografo di te stesso. Dopo le prime basi per l’approccio al palo, è sempre diversa.
È per tutti? Quali caratteristiche deve avere una pole dancer?
Chi dice che non è per tutti mente, se si fa una selezione accogliendo solo le persone predisposte, come insegnante che soddisfazione c’è? La Pole Dance lavora anche sulla psiche della donna, in realtà anche degli uomini, anche se sono più le ragazze ad avvicinarsi a questo movimento. Lavoriamo sull’accettazione del proprio corpo, che non è scontata. Siamo abituati a stare vestiti infatti si teme la prova costume! Qui si lavora con il corpo che si esibisce senza timori, anzi ne sei fiera perché ti permette di fare una serie di movimenti che non credevi di riuscire a fare. Come insegnante io accolgo tutti, c’è chi è più coordinata, chi più flessibile o sinuosa. E comunque il corpo si modifica e migliora. Sia la persona che non ha mai fatto sport nella vita che l’atleta iniziando devono fare lo stesso percorso, entrambe non si sono mai arrampicate sul palo. Cambia solo che chi non ha mai fatto sport oltre al palo, lavorerà sulla forza.
Vale anche per la famosa bandiera?
Si impara piano piano, tutti riescono a farla mettendoci impegno. E poi c’è la passione, sul palco alla fiera ho portato Experience di Einaudi, coinvolgendo un’amica violoncellista, mentre lei suonava il violino io ballavo sul palo, è stata una coreografia suggestiva che ha emozionato il pubblico presente, non solo me.
Se qualcuno si è incuriosito, dove ti trova?
A Ladispoli, sulla via Aurelia all’altezza di Marina di San Nicola. Al bivio con i Monteroni in un capannone di 150 metri quadri con parcheggio privato e ampio spazio all’aperto. Allo Strong & Flexi studio si può praticare in primis la Pole Dance metodo Polexgym ma anche tutte le sfumature di questa disciplina come l’Exotic Pole (più coreografata e con l’utilizzo
dei tacchi, fa riscoprire la sensualità innata di ognuno di noi), e l’Ultra Pole (prettamente acrobatica). Ci sono poi corsi di Calisthenics, Flyboard, Cerchio Aereo e Flessibilità.
C’è un limite di età per iniziare?
Non prima dei 7 anni, si annoierebbero prima. I limiti sono solo nella mente, chi se la sente anche ha 100 anni può venire a fare Pole Dance!