Secondo mese del nostro calendario, rappresenta il periodo della purificazione per prepararsi al “passaggio”.
di Pamela Stracci ©
Nel calendario romano arcaico, prima del sec. II a.C., questo periodo era l’ultimo mese dell’anno. Il nome del mese viene dal latino Februarius ovvero februa, che significa purificarsi: dalla stessa radice deriva chiaramente la parola febbre. I februa erano dei panni di lana con cui si aspergeva il sangue delle vittime sacrificali ma erano anche le focacce di farro tenute dal littore, l’ufficiale dell’antica Roma, quando si procedeva a purificare una casa. Infine erano le fronde di un albero sacro con le quali il sacerdote adornava le tempie della persona da purificare.
In questo mese cadono varie festività. Secondo la tradizione cristiana, istituita dalla Chiesa il 2 febbraio, questo è il mese in cui la Madonna presentò Gesù bambino al tempio di Gerusalemme per adempire la legge della purificazione. La legge della purificazione era stata introdotta da Mosè, e prevedeva che tutte le donne dovevano purificarsi dopo il parto nel tempio coll’oblazione di un sacrificio. Il 2 febbraio è la Candelora, festeggiata tutt’oggi con grande partecipazione degli astanti, che simboleggia la vittoria della luce sulle tenebre e si distribuiscono ai fedeli le candele benedette.
Il 14 febbraio conosciamo tutti la festa degli innamorati, San Valentino. Il culto del santo martire, morto a Roma nel 273 durante le persecuzioni di Aureliano, e la festa degli innamorati si diffusero in tutta Europa durante il Medioevo.
Febbraio è anche il mese del Carnevale che, sebbene sia un periodo di allegria, il termine deriva dal latino “carnem levare” che significa eliminare la carne nel periodo di purificazione che precede la Quaresima.
Alla fine del mese astrologicamente c’è l’ingresso del segno zodiacale dei Pesci. Il mito della costellazione affonda le radici nel mondo Babilonese poi ereditato dai Greci con varie versioni. Una racconta di Zeus che uccide il padre Kronos, spietato infanticida, e dichiara guerra a Gea la madre terra. Questa cerca vendetta scagliando Tifone, mostro dalle cento teste di drago, contro tutti gli déi dell’Olimpo. Afrodite scappa con suo figlio Eros in un canneto vicino all’Eufrate per poi essere salvata dal fiume turbolento, da due pesci legati tra loro con una corda, mandati in soccorso dalle ninfe Naiadi.
Per finire questa breve esposizione, il fiore del mese, il bucaneve che annuncia la rinascita sbocciando tra la neve e l’erba ancora ghiacciata dall’inverno.