NFLUISCONO SULLA NOSTRA PSICHE, RAPPRESENTANO QUALCOSA CHE CRESCE E SI EVOLVE.
(Elena Botti)
La floriterapia viene utilizzata per curare tante forme di stress e ansia, per riequilibrare mente e corpo. I fiori diventano strumenti per la trasformazione dell’individuo attraverso la consapevolezza di poter sviluppare qualità necessarie per dare il meglio di se stessi. Le proprietà dei fiori agiscono positivamente anche sul nostro umore, donandoci vitalità e vivacità, lavorano sugli stati emozionali. Alcuni hanno un vero e proprio effetto ipnotico, basta osservarli attentamente e godere delle sensazioni che trasmettono.
La floriterapia fa uso di essenze di fiori selvatici, è un metodo di cura olistico; squilibri emozionali come ansia, insicurezza, rabbia, possono portare a scompensi fisici o psichici e quindi malattie. Riarmonizzare il corpo in maniera dolce, graduale e profonda si può fare con i fiori.
Bach studiò le malattie e la forma psicosomatica di esse eliminando la “causa emozionale” di molti disturbi. Sarà capitato a tutti di trovarsi in un prato fiorito e di sentirsi risvegliati dai colori brillanti dei fiori e dai profumi inebrianti, dalle loro forme e sensazioni che trasmettono la positività psicologica data dall’ambiente dove ci troviamo.
I fiori accompagnano sempre un’emozione sia quando si ricevono sia quando si donano. Ad ogni ogni pianta o fiore poi sono associati diversi significati per esempio: all’agrifoglio è associato il significato di precauzione, di difesa, di eternità. In
antichità garantiva protezione dai malvagi e dalle intemperie, i druidi lo utilizzavano per scacciare gli spiriti maligni e Plinio il vecchio, nel I secolo a.C., consigliava di piantarne uno all’ingresso della casa come protezione dai malvagi. Oggi è chiamato “scacciaguai” . Le foglie dell’agrifoglio mate, sudamericane, una volta essiccate possono essere usate per fare degli infusi eccitanti.
L’alloro, consacrato in antichità da Apollo, è il simbolo della gloria-trionfo, non a caso oggi quando ci si laurea viene posta in testa una corona di alloro. In passato le corone di alloro venivano indossate dagli imperatori, dai vincitori delle guerre e delle Olimpiadi, e dai poeti. Un fiore originario dell’America del Sud è l’alstroemeria ed esprime devozione, gratitudine e ammirazione.
Un’altro fiore delicatissimo, chiamato anche fiore del vento, è l’anemone (dal greco ànemos , vento) significa abbandono e speranza, è ideale per dire “mi manchi da morire, torna da me” non solo per amore ma anche per amicizia.
Gioia, speranza e fortuna sono il significato delle azalee, vistose e sgargianti e dal profumo inebriante, rappresentano la femminilità, si regalano per la festa della mamma o prima di una prova importante. Esiste poi il fiore del capriccio, (Bocca di leone) perché nel medioevo le giovani ragazze si ornavano i capelli con questi fiori per rifiutare i corteggiatori non desiderati. Che dire poi dei bucaneve ( speranza
e nuova vita) o “stella del mattino” sono associati alla tradizione cristiana, il 2 di Febbraio, giorno della purificazione della Madonna. Si narra che il che i bucaneve siano nati dalla Pietà Angelica per rincuorare Eva cacciata dall’Eden. Si festeggiano le nascite. La calla, dal greco “bello” sono fiori riservati alle spose.
Il crisantemo dal greco significa “fiore d’oro”. Nella nostra cultura è associato alla celebrazione dei defunti ma in Corea e in Cina è il fiore dei festeggiamenti come matrimonio, compleanni. In Giappone è il fiore nazionale e l’imperatore apre al pubblico, ogni anno, in occasione della festa, i giardini della sua Reggia.
Il fiordaliso esprime felicità e spensieratezza, in Oriente gli innamorati lo regalano all’amata con la speranza di ottenere da lei amore e felicità.
Il garofano è legato in mitologia alla dea della caccia Diana e al suo amante abbandonato mentre per la tradizione cristiana è legato alle lacrime di Maria addolorata ai piedi della Croce del Cristo e simboleggia le varie sfumature dell’amore.
Al gelsomino si attribuisce un profumo intenso e legato alla sfera dei sentimenti, si dice che aggiungerne un rametto alla luce delle spose porti fortuna. Il Giacinto (che significa divertimento) fiore citato nei versi di molti poeti antichi (come Plinio, Virgilio e Teocrito). Segno di purezza e di nobiltà d’animo è il Giglio. La leggenda racconta che sia nato da una goccia di latte caduta dal seno di Giunone mentre allattava il piccolo Ercole; viene usato come dono per far sentire ogni donna come una regina. Il girasole è simbolo del sole e sinonimo di estate ed allegria. Simbolo di arrivo, di buone notizie è invece l’iris che porta il nome della divinità greca Iride, messaggera degli dei che utilizzava l’arcobaleno per formare un ponte tra l’olimpo e la terra. La lavanda, fiore dalle proprietà disinfettanti e rilassanti, posto in camera da letto assicura profonda distensione.
Il fiore di loto per gli Orientali è simbolo della vita e delle virtù mentre nella Grecia antica era simbolo della bellezza. La Margherita sembra che abbia capacità profetiche, la si sfoglia per sapere se un amore sia ricambiato, è regalata per chiedere certezze amorose. Che dire poi di regalare un bel Narciso ad una persona vanitosa! La leggenda racconta che Narciso, un giovane bel pastore, scherniva chiunque lo desiderasse; per la sua vanità il giovane fu punito con la morte da Cupido ( Ovidio, III libro della Metamorfosi).
Si potrebbero ancora scrivere numerose curiosità legate al mondo dei fiori e il loro significato. Concludo dandovi un bacio portafortuna rigorosamente dato sotto ad un ramo di vischio come vuole la tradizione.