ESCLUSIVO: “Staccare il Museo e la Necropoli dal resto del territorio fa veramente antichità”

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Intervista a tutto campo con Rita Cosentino
Necropoli Banditaccia-Cerveteri

Intervista a tutto campo con Rita Cosentino, fino a ieri responsabile della Necropoli della Banditaccia e di tutte le aree archeologiche di Cerveteri

di Giovanni Zucconi

 “Da Sindaco, da cittadino di Cerveteri, e spero di potermi definire anche amico di Rita, posso dire che non credo che esistano altre persone a cui la nostra città debba essere tanto riconoscente quanto a Rita Cosentino”. “Io ho sempre considerato Rita una nostra concittadina, perché sono convinto che ha amato il nostro territorio più di quanto non l’abbiano amato tanti nostri concittadini”. “Ci tengo a dirti che qualunque parola non sarà in grado di dimostrarti l’affetto e la gratitudine che la città ha nei tuoi confronti. Io ho detto tante volte che lei era il “genius loci” della nostra Necropoli. E’ vero. Io non posso pensare ad un evento importante che c’è stato nella nostra storia recente, senza pensare a Rita Cosentino…”

Voglio iniziare questo articolo così, con le parole che il Sindaco di Cerveteri, Alessio Pascucci, ha voluto dedicare a Rita Cosentino, fino a ieri la Responsabile della Necropoli della Banditaccia e di tutte le aree archeologiche di Cerveteri, e da oggi in pensione. Nel suo discorso di saluto si è condensato tutto quello che i presenti avrebbero voluto dire al funzionario della Soprintendenza che ha diretto per tanti anni il Museo di Cerveteri, la Necropoli e tutte le aree archeologiche ceretane. La Cosentino non ha voluto circoscrivere il suo saluto di novella pensionata solo ai suoi colleghi, come accade solitamente, ma ha organizzato un evento pubblico al quale hanno partecipato anche tutte le associazioni di volontariato archeologico che operano sul territorio di Cerveteri, e semplici cittadini riconoscenti per il suo lavoro. Alla cerimonia erano presenti anche la nuova Soprintendente, l’architetto Margherita Eichberg, e la nuova responsabile delle aree archeologiche di Cerveteri, la dottoressa Rossella Zaccagnini. E’ stata una cerimoni simpatica e a tratti commovente, dove tutti hanno manifestato, nei saluti, il loro sincero affetto nei confronti della Cosentino. Ci aveva promesso un’intervista, ed è stata di parola. La sua ultima intervista come Responsabile della Necropoli della Banditaccia e di tutte le aree archeologiche di Cerveteri. Ci onoriamo di questo.

Dottoressa Rita Cosentino, quale è stato il ricordo più bello e quello più brutto della sua esperienza a Cerveteri?

“Non ho brutti ricordi, a parte qualche esperienza relativa a certe situazioni di tipo amministrativo sul territorio. Tipo qualche casa senza licenza edilizia, o qualche furbetto che si era “dimenticato” che l’area su cui aveva costruito era vincolata. A parte problemi di questo tipo, io ritengo la mia permanenza a Cerveteri un’esperienza totalmente positiva. Naturalmente non viviamo in una commedia di Doris Day, dove tutto va bene, ma io la ritengo senz’altro un’esperienza totalmente positiva.”

C’è qualcosa che non è riuscita a fare in questi anni e che invece le sarebbe piaciuto realizzare?

“Si. Avrei voluto sistemare i nostri depositi e i magazzini. Ma spero che riesca a farlo la collega, Rossella Zaccagnini, che prenderà il mio posto. Avrei voluto fare questa sistemazione sopra ogni cosa, ma purtroppo, per una serie di motivi, non mi è stato possibile. Però un padiglione nuovo per i magazzini, quello intitolato al compianto Alessandro Dello Russo, sono riuscito a farlo.”

Cosa si sente di consigliare alla nuova responsabile delle aree archeologiche di Cerveteri, la dottoressa Rossella Zaccagnini?

“A Rossella consiglio, se vorrà accettare i miei consigli, la sistemazione dei depositi, se rimarranno a noi della Soprintendenza. Lei naturalmente sa che questo non è detto, a leggere il decreto del Ministro Franceschini. E poi le consiglierei la ripresa dello studio della topografia di Cerveteri, non solo della Necropoli, ma anche di tutte le altre aree archeologiche. Come Monte Abatone, per esempio. Uno studio approfondito topografico, che non si fa da moltissimi anni. Lei non lo sa, ma a collega Zaccagnini nasce come topografa.”

E al nuovo Soprintendente, che cosa consiglierebbe?

“All’architetto Margherita Eichberg, consiglierei, proprio perché è un architetto, di iniziare una grande opera di restauro. A Cerveteri manca il grande restauro. I grandi restauri, dei tumuli per esempio, non si fanno più dal tempo del Mengarelli, dagli anni ’30. Tranne qualche eccezione degli anni ’80.”

Ci può dire qualcosa sul decreto del Ministro Franceschini, che ha citato prima?

“E’ come se fossimo ritornati al 1818. E’ un decreto antico. Antichissimo. Ha dei presupposti che non sarebbero piaciuti nemmeno al Winckelmann. Staccare un Museo e la Necropoli della Banditaccia dal resto del territorio fa veramente antichità. Antichità assoluta.”

Anche lei pensa che potranno nascere, con questo Decreto, delle serie problematiche? Ad esempio dalla gestione dei tumuli esterni al recinto.

“Innanzitutto dal Decreto non si capisce se per Necropoli bisogna considerare solo la parte recintata, dove c’è la biglietteria. Ma lei sa che la Necropoli è di trenta ettari, e quindi dobbiamo vedere se per Necropoli si intende anche l’area senza biglietteria, quella esterna, dove ci sono i Grandi Tumuli, per esempio, o le Tombe del Comune. Qualora così non fosse bisognerà arrivare ad un accordo con il Polo Museale. Perché, se non si arriva ad un accordo con il Polo Museale, ne potrebbe soffrire il Comune di Cerveteri e la stessa area archeologica. E questo non deve accadere per nessun motivo. L’area archeologica è decollata e deve continuare il suo volo. Quindi dovremo arrivare ad un accordo in un qualsiasi modo.”

Faccio finta di non saperlo. Come sono stati i suoi rapporti con il volontariato a Cerveteri?

“Ma lei lo sa… Sono stati buonissimi. La nostra ex gloriosa Soprintendenza, L’Etruria Meridionale, che come ho detto scherzando si è dissolta nel nulla, ha sempre avuto dei rapporti estremamente importanti e di grande collaborazione con il volontariato. Per me, come Direttore di Cerveteri, sono stati eccezionali. Come ho già detto in altre occasioni, ci hanno consentito la fruizione di alcune bellissime aree che erano in uno stato miserabile.”

Se fosse il Ministro Franceschini quale sarebbe il suo primo decreto?

“Se fossi il Ministro Franceschini restituirei il Museo e la Necropoli alla Soprintendenza. Se fossi Franceschini, io farei resuscitare ora, nel 2018, la mia gloriosa Soprintendenza, nata nel 1939.”

Sul fronte della valorizzazione dei Beni Archeologici, in Italia si sta facendo abbastanza?

“Direi di sì. Se lei vede cosa è successo nei nostri siti e in quelli delle altre Soprintendenze o del Ministero. Sono tantissimi gli interventi, tantissime le mostre, tantissime le piccole conferenze, tantissime le visite guidate. Indubbiamente in questi anni si è fatto molto rispetto a prima. Anche nelle indicazioni di noi funzionari, è entrato in questi anni anche il discorso della fruizione e della valorizzazione dei siti, e non solo quello della tutela.”

Ultima domanda. Lei tornerà a lavorare in qualche modo a Cerveteri? Molti stasera se lo domandavano. Anche il Sindaco Pascucci.

“Innanzitutto ho degli scavi in corso in località Manganello, e non è che posso lasciarli. Quindi almeno fino a metà aprile mi vedrete. Dopo di che, solo Dio lo sa.”

Ho sentito, carpendo qualcosa dalla nuova Soprintendente che lei ci spera che lei possa collaborare ancora per un po’.

Non me l’ha detto direttamente, quindi non lo so.

Ma se lo chiedesse?

“Lo farei, ma in modo molto discreto. Perché c’è la mia collega, Rossella Zaccagnini, che è molto brava e preparata, e che può farcela benissimo da sola.”