EPISTASSI: EZIOLOGIA E DIAGNOSTICA

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epistassi

L’epistassi (colare goccia a goccia) è un’emorragia nasale, più frequente nei giovani longilinei, magri (epistassi essenziale giovanile) pur manifestandosi a qualsiasi età.

artrite
Dottor Professor
Aldo Ercoli

Quali le cause? Nelle forme non essenziali dobbiamo distinguere le eziologie locali dalle patologie generali. Contrariamente al pensiero dominante le cause locali hanno una percentuale solo del 30%:
1.flogosi delle prime vie respiratorie dovute a virus (specie influenza), sinusiti, rinite atrofica.
2.trauma con frattura della piramide nasale e della base del naso; aneurisma traumatico dell’arteria carotidea interna. 3.neoplasie che originano dalle cavità paranasali, dal rinofaringe oppure dalle fosse nasali dovute a polipi sanguinanti, emangiomi, carcinomi, melanomi maligni, tumori benigni o maligni del rinofaringe.

 

 

Le malattie generali raggiungono una percentuale pari al 70%: ipertensione arteriosa ed aterosclerosi; terapia con anticoagulanti o con immunosopressori; leucemie; anemia aplastica; carenza piastrinica (trombocitemia); epatopatie (malattie del fegato); coagulopatie e ereditarie; malattie di Rendu – Osler – Weber. Quest’ ultima è una telangectasia emorragica ereditaria (carattere autosomico dominante) che colpisce sia uomini che donne ed è caratterizzata da piccole lesioni telgectasiche non solo sulla cute (faccia, mani, piedi) ma anche a carico delle mucose (naso, labbra, apparato gastroenterico). Come nelle piastrinopenie (riduzione del numero delle piastrine) e nelle piastrinopatie (alterazione morfologica piastrinica) c’è epistassi, ma anche sanguinamento gastrointestinale. Le piastrinopenie (o trombocitopenie) possono rientrare nel morbo di Werloff (piastrinopatia idiopatica acquisita) ossia una porpora trombocitopenia idiopatica o comunque su base immunologica acquisita.

La malattia di Von Willebrand è invece una malattia ereditaria emorragica (autosomica dominante) con numero di piastrine normali, ma alterate (difetto del fattore Von Wellebrand) con prolungamento del tempo di sanguinamento e una modesta riduzione del fattore VIII plasmatico. In entrambi le patologie il quadro clinico è comunque lo stesso: tendenza a lividi dopo lievi traumi e all’epistassi, sanguinamenti eccessivi dopo piccoli tagli, tonsillectomia, estrazione dentarie, assunzione di aspirina. Nella storia clinica della malattia di Von Willebrand (chiamata anche pseudoemofilia) la madre è spesso anemica con flussi mestruali abbondanti. Una malattia mieloproliferativa, una sindrome uremica, cirrosi, mieloma, LES … sono tutte piastrinopatie acquisite secondarie, dovute a questa patologia.

Quali sono le complicanze maggiori dell’epistassi? (Otorinolaringoiatria. W. Arnold, U. Ganzer. S.Iurato. Checklist di medicina moderna. Stuttgard, Germany. 2008 ed. italiana). Come fare diagnosi dell’epistassi? E’ all’inizio indispensabile una certosina, minuziosa, anamnesi differenziale: epistassi spontanea, traumatica, malattie internistiche, monolaterale o bilaterale, recidivante, copiosa, con o senza emottisi. Lo specialista ORL dovrà poi praticare un’endoscopia naso/rinofaringeo al fine di localizzare la sorgente emorragica. E’ basilare richiede analisi sia relative alle piastrine (conta, morfologia) che alla coagulazione (PTT, TAP,PT), tempo di sanguinamento. Da non trascurare però le analisi generali: emocromo completo con formula leucocitaria, VES, Reuma test, LES, quadro proteico elettroforetico. In casi particolari è utile un TAC dei seni paranasali (sospetta neoplasia, trauma) Angio RM (sospetto di aneurisma, di lesioni vascolari). Biopsia (in caso di sospetto di tumore).

Premesso che l’epistassi deve essere sempre considerata un’emergenza è bene che vi sia un consulto tra otorino ed internista.