In libreria l’ultima opera dello scrittore locale La Tomba Pascucci
ENRICO RENZI, nato a Tarquinia, classe 1969, partecipa con questa opera alla trentaduesima edizione del premio Italo Calvino e viene segnalato dal comitato di lettura per l’originalità della storia, e per la maturità di scrittura.
I Pascucci, tre fratelli tombaroli ormai anziani, sono alle prese con una vendetta da consumare ai danni di un loro vecchio amico francese. Il ricco Emile: lo sospettano responsabile della denuncia a causa della quale hanno passato sette anni in prigione, e perso il fratello Ottavio colpito per errore da una pallottola. Ambientata a Tarquinia negli anni ’80, la storia viene raccontata da Giuseppe, figlio di Ottavio considerato la pecora nera della famiglia perché istruito e poco incline alla frode. Con grande vivacità e umorismo, la narrazione diventa soprattutto un pretesto per dipingere un mondo, quello particolare dei Pascucci: il mondo dei predatori di Tombe Etrusche. Un mondo di inganni, ma infondo anche di tanta umanità. La prima volta che lo zio Arturo mi portò a scavare avevo dodici anni. Fu quando presi la polmonite, passai l’invero a casa e dissi addio alla scuola. Fu anche l’anno in cui morì il babbo e vennero arrestati gli zii. Una famiglia distrutta, penserete voi…
Dello stesso genere edito, da Universo Editoriale, Il mistero del vaso Etrusco. Noir. Ambientato a Cerveteri città Etrusca per eccellenza, dove è sita la più grande Necropoli Etrusca del mondo. Scritto con estrema capacità, e conoscenza dei luoghi, dalla pluripremiata Daniela Alibrandi.