Energia, come rincarano le bollette?

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Prezzi più alti fino al 2025, a causa di una strutturale carenza di offerta. Il prezzo da pagare per abbracciare le rinnovabili?

Tra poche settimane i prezzi delle bollette potrebbero subire un rincaro tra il 30 e il 40%.
Succederà se l’autorità per l’energia (Arera) non interverrà per snellire le voci su luce e gas, che fanno lievitare l’importo, un fenomeno mondiale, che nulla ha a che fare con un ipotetico ritorno al nucleare, bensì sembrerebbe legato al costo delle materie prime:l’offerta di metano non riesce a soddisfare la richiesta, così per le energie rinnovabili, definite insufficienti. Insomma un fabbisogno sproporzionato unito anche ai costi aggiuntivi legati alle normative ambientali sempre più stringenti.

Fatto sta che dal primo ottobre la bolletta potrebbe riservare sorprese, si teme quel 40% in più non facile da inserire nelle uscite mensili. Sull’energia elettrica ci si orienta verso gestori di libero mercato, che garantirebbero zero sorprese. Infatti a sentir loro, gli aumenti di luce e gas riguarderebbero solo chi ha un contratto con il servizio di tutela, dove i costi sono controllati da ARERA. Chi ha stipulato contratti sul mercato libero continuerà a pagare quanto indicato nel contratto. Per essere chiari, con il servizio elettrico nazionale e per il gas con Eni, si subirà l’aumento. Che ricordiamo potrà salire fino al 40%.

Inizialmente previsto per il 2018, con il decreto milleproroghe, il passaggio obbligatorio al mercato libero è slittato al 2023. Data che vede la fine del mercato tutelato con l’obbiettivo di creare una sana concorrenza. Affinché tutti i cittadini possano scegliere il proprio fornitore di energia in maniera consapevole è indispensabile che siano dovutamente informati. Per comprendere perché questo passaggio obbligatorio sarà utile, vediamo la differenza tra mercato tutelato e mercato libero. Il mercato tutelato dell’energia, anche chiamato Servizio di Maggior Tutela, consente la distribuzione di luce e gas a dei costi che sono stabiliti dallo Stato. In particolare, l’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambienti ARERA ha il compito di fissare tutte le condizioni di fornitura. Inoltre, il prezzo di gas e luce viene rivisto e aggiornato ogni tre mesi sulla base dell’andamento del mercato delle materie prime. I principali attori del mercato tutelato in Italia per la distribuzione e la fornitura di energia elettrica e gas sono Enel Servizio Elettrico Nazionale, seguito da Eni ed Edison. Al contrario, nel mercato libero non esiste il monopolio dello Stato, ogni ente di distribuzione e fornitura stabilisce i propri prezzi e i propri servizi. In regime di concorrenza, le aziende private formulano offerte convenienti per acquisire clienti. Il tutto rimane in ogni caso regolamentato dallo Stato e da Antitrust.

CARA ENERGIA : come, quando e perché

Dal secondo trimestre del 2020 il prezzo dell’energia elettrica è passato da 16,08 a 22,89 centesimi di euro per kilowattora. Nello specifico, lo scorso trimestre i costi sono aumentati del 20%, ma gli effetti sulle bollette sono stati contenuti grazie all’intervento del governo che ha stanziato 1,2 miliardi di euro. La misura a favore dei consumatori ha tenuto infatti l’aumento dei prezzi sotto la soglia del 10% circa.
Mancano le risorse, tanto che dalla primavera 2020 il prezzo del petrolio è aumentato del 200%, mentre quello del gas naturale ha fatto registrare un rincaro del 30% solo nel secondo trimestre del 2021. Ma oltre alle relazioni internazionali, influisce negativamente anche il rincaro dei permessi di cui dispongono le aziende per produrre anidride carbonica. È quanto prevede il Sistema per lo scambio delle quote di emissione dell’UE (ETS UE).  Il suo obiettivo è quello di ridurre in maniera sempre più consistente le emissioni di CO2 e si basa su un meccanismo di permessi e quote: una volta fissato dall’UE il tetto massimo di anidrite carbonica che le aziende possono produrre, le autorità europee rilasciano dei permessi-quote in un numero limitato. Per ridurre le emissioni di CO2, la quantità di permessi in circolazione viene periodicamente ridotta, facendone aumentare di volta in volta i prezzi. (fonte ETS UE)

L’agenzia di rating S&P prevede che “i prezzi dell’energia continueranno ad aumentare nel 2022-2023 a causa di una contrazione dell’offerta” in particolare modo in Italia.
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