Enel, ai lavoratori di Civitavecchia nessuna risposta

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Rifondazione Comunista – Sinistra Europea, Federazione di Civitavecchia :”il Sindaco Tedesco elude e delude”.

Deludente l’esito del consiglio comunale aperto sulla questione del futuro di ENEL a Civitavecchia, chiesto dai gruppi d’opposizione PD e M5S, tenutosi il 13 dicembre. Nell’aula Pucci sono stati di nuovo snocciolati uno ad uno gli argomenti contro la costruzione di una nuova centrale a turbogas; sono state illustrate le prospettive offerte dalle energie alternative, in primis l’eolico off shore, fortemente sostenuto da Casafina della CGIL.  E’ stato chiesto ad ENEL di supportare questo progetto in qualità di investitore, collaborando con l’Assessore Lombardi, formando le necessarie competenze tra i suoi dipendenti anziché licenziarli o delocalizzarli.  E’ stato chiesto ad ENEL di bonificare l’area dell’attuale centrale occupando le maestranze locali, di non abbandonare il territorio a nuovo inquinamento ed alla disoccupazione, cosa che avverrebbe con l’impianto a gas.

ENEL ha sostanzialmente risposto che le direttive governative del PNIEC determinano l’ambito in la multinazionale intende muoversi. Tali direttive prevedono di raggiungere nel 2030 le 70 Giga di energia rinnovabile prodotta. Per raggiungere quell’obiettivo, il rinnovabile andrebbe implementato di 7 Giga l’anno, quando attualmente cresce soltanto dello 0,8 l’anno, quindi  troppo lentamente. I rappresentanti di ENEL hanno concluso di non essere particolarmente affezionati al gas che però è previsto dal PNIEC per la transizione e la decarbonizzazione. Sarà quindi inevitabile per ENEL costruire nuove centrali a  gas, anche se funzioneranno poco o niente. E’ prevista la demolizione solo parziale dell’attuale centrale a carbone, nell’intento di conservare e riutilizzare quanto è possibile “per fare altro”, ma cosa questo “altro” possa essere non è stato spiegato.

La posizione di ENEL era scontata, si potrebbe dire. ENEL mira al massimo profitto e non è che a Natale è diventata più buona. Alle domande sulle sorti dei lavoratori di Minosse e dei metalmeccanici di Civitavecchia non è stata data alcuna risposta. Il consigliere PD Marco Piendibene ha espresso tutta la sua delusione per l’indifferenza di ENEL alle proposte che vengono dalla città. Ci si sarebbe aspettato, a questo punto, che il Sindaco Tedesco si mettesse alla testa delle idee espresse in tre ore d’interventi, tutte imperniate sulle alternative al fossile, rilanciando la proposta dell’eolico off shore e dell’ambietalizzazione del porto come una linea del Piave da cui non retrocedere. Ma Tedesco non ha fatto niente di tutto questo: ha confermato la sua disponibilità ad accogliere la proposta che viene da sindacati e comitati ambientalisti, senza però farla sua. Con l’aria del paziente padre che ascolta le richieste di una famiglia litigiosa, ha promesso dialogo e confronto a tutto ed al contrario di tutto, ad ENEL ed al Sindacato, all’opposizione ed alla maggioranza, chiedendo di essere “portato” (verrebbe da dire “trainato”) nei tavoli istituzionali (Ministero, Presidenza delle Regione) possibilmente in compagnia di qualche membro dell’opposizione, per non trovarsi nell’imbarazzante posizione di non sapere cosa dire o chiedere.

La città è compatta ma praticamente sola in quello che si prefigura un ennesimo scontro con ENEL. Il Sindaco non si pone alla testa del movimento, rischiando piuttosto di rivelarsi un’ingombrante zavorra.