Gabriella Caramanica, segretario nazionale del partito REA.
Riceviamo e pubblichiamo
A ridosso delle elezioni amministrative che si svolgeranno in alcuni comuni del litorale laziale a sud di Roma, come Nettuno e Anzio, vogliamo ricordare i casi registrati per infiltrazioni mafiose nelle amministrazioni pubbliche del pontino per cui i due comuni furono sciolti nel 2022. Commenta Gabriella Caramanica, Segretario nazionale del partito REA.
Si tratta di avamposti strategici per le cosche che influenzano in maniera sommersa le campagne elettorali, determinando spesso e volentieri la scelta dei candidati. Gruppi di matrice mafiosa, ben strutturati all’interno delle amministrazioni pubbliche per favorire appalti, affidamenti diretti nei lavori pubblici, finanche turbative di aste o modifiche di normative in ogni settore. Realtà sommerse che tengono sotto scacco le istituzioni che dovrebbero essere garanti dei beni e servizi rivolti alla comunità locale, ledendo di conseguenza anche la sicurezza dei cittadini.
Sarebbe auspicabile nel caso dei comuni più importanti del litorale laziale portare più attenzione a questo fenomeno, implementando i controlli da parte delle autorità e forze dell’ordine che dovrebbero monitorare non solo l’andamento delle elezioni ma anche effettuare regolarmente accertamenti mirati. E’ necessaria una svolta trasparente con candidati eletti che siano incorruttibili, conclude il Segretario nazionale REA.
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