Eccellenze dal territorio: Letizia Olivieri

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Letizia Olivieri
Ph Massimo Brugnetti

A Tale Quale Show – Tali e Quali la cantante di Cerveteri è Amy Winehouse.

di Barbara Pignataro

Mediterranea, esuberante, camaleontica, la modella Letizia Olivieri svela la sua dote canora al grande pubblico e alla sua città, Cerveteri. Con la partecipazione al programma televisivo ‘Tale Quale Show 2019’, debutta nel mondo televisivo interpretando Amy Winehouse, insieme ad altri 12 imitatori non professionisti, sul palcoscenico di Carlo Conti. Un’opportunità nata inviando un video, dove presentava Rehab, senza aspettative e felicemente vissuta.

Dove nasce la scelta, non facile, di interpretare Amy Winehouse?

Entrata per caso nella mia vita, attendo di capire il motivo. Lei non è per tutti, stravagante e forte è un personaggio che amo. Provando pianoforte e voce mi veniva bene, nonostante tutti mi dicessero che non lo potevo fare, tra settemila persone in Italia, mi hanno scelto, ho realizzato il mio desiderio. Quando feci il provino, nel sentire la mia voce, mi dissero di fare Aretha Franklin, la mia vittoria era portare Amy sul palco: “Mai nessuno la farà meglio di me” – dissi ai provini per convincerli!

La giuria ha preferito Lady Gaga, tu che voto dai alla Amy di Tale Quale Show?

Ho snaturato l’artista e Letizia durante la trasmissione, ho fatto l’attrice. Seguivo le direttive indicate dal programma durante la settimana di preparazione alla serata del 22 novembre. La diretta provoca una forte emozione, nei social sono giunte tante critiche per la versione sensuale dell’artista da me proposta. Nessuna critica invece per la voce, che ricordava secondo Gigi D’Alessio, Giusy Ferrero. Lo ritengo un complimento, l’ artista romagnola, la imita da sempre.

Sei arrivata 11esima. A fronte del risultato, sei pentita di aver seguito la produzione anziché Letizia?

Ho ricordi anche spiacevoli della serata, volevo la mia visione dell’artista, sono stata me stessa solo quando ho lasciato il microfono e sono andata, insieme agli altri concorrenti, dai giudici. Tra tutte le critiche ricevute, l’unico giudizio forte e vero è stato quello di Manuela Aureli, che ringrazio e sento vicina: “Tu sei troppo luce, Amy era spenta”- è stato l’appunto.

Amy Winehouse
Ph credits: Paolo Del Frate

Dal ritratto alla Nude-Art, come vivi il rapporto con il tuo corpo?

Conflittuale. Forse proprio come reazione ho scelto di posare, esibirmi. Sul set non sono io, non sono brutta, grassa e a disagio. In passato ho combattuto la mia natura esuberante, la mia personalità ingombrante. La meditazione, la filosofia buddista e soprattutto l’amore della mia famiglia hanno preso il posto degli spettri.

La vita inizia a 40 anni?

Mi sento una miracolata. Le mie corde vocali sono sopravvissute a 20 anni di stress, approfitto per lanciare un messaggio importante a chi, come me, nell’adolescenza si trova in situazioni emotivamente difficili, di non arrendersi, di seguire la propria strada, nonostante le avversità. È una lotta continua, come dico ai miei figli: ‘ce la possiamo fare’.

Cosa resta dell’esperienza televisiva a livello lavorativo?

Nulla. Mi esibisco la sera nei locali, pop, rock acustico e la Winehouse al pianoforte, in diverse località d’Italia tranne che nel territorio, dove non ricevo proposte. Succede anche con il lavoro di fotomodella, non ho riscontro dai professionisti di Cerveteri. Non sono legata ad agenzie, è un lavoro che gestisco da sola, economicamente soddisfacente. Data la mia fisicità, sono portata maggiormente per l’intimo, il beachwear, la Nude-Art, i ritratti. Nuda sono a mio agio.

Per finire, cosa invidi a Winehouse?
Nulla. Letizia is Amy.