Riceviamo e pubblichiamo da Pio De Angelis. Cari cittadini, oggi vi parlo da cittadino, da amante della politica di valore, da professionista e anche “da padre” (come oggi qualcuno dice e come molti amano scimmiottare) e da nonno.
Scrivo perché sono sempre più convinto che oggi sia necessario sostenere la coppia Salvini – Di Maio che, con la regia Conte – Savona – Tria, sta cercando di cambiare il nostro paese.
È da tempo che in Italia non avevamo politici vincenti, nel senso di politici che sono al potere perché hanno vinto un’elezione, per questo credo che la coppia che oggi guida il cambiamento, con il suddetto triunvirato a supporto, debba essere rispettata. Rispettata perché espressione del voto dei cittadini e perché sta onorando quel voto con azioni concrete e coerenti con l’impegno politico e programmatico preso in campagna elettorale.
Questo è il centro della mia riflessione: il rispetto che si deve ai cittadini, ai politici avversari così come ai compagni di casacca, alle istituzioni sia nella loro accezione assoluta sia ai loro rappresentanti.
Purtroppo la nostra non è una nazione che ha la cultura del rispetto e questo si vede a ogni livello.
I politici che ieri hanno governato senza l’ausilio del voto dei cittadini, in virtù di un diritto che al momento davvero non comprendo da dove derivi, oggi criticano aspramente i colleghi al governo. Ogni volta che un ex presidente del consiglio, un ex presidente della camera o un ex ministro dell’interno insultano il loro collega oggi a lavoro, non mancano di rispetto solo all’istituzione che in passato avrebbero dovuto servire ma anche a tutti i cittadini che oggi, quel presidente del consiglio, quel presidente della camera, quel ministro dell’interno, lo hanno votato. Mi inquieta e mi sgomenta come una classe politica oligarchica e “castizzata” si permetta di criticare le scelte del popolo che ha sfruttato e vessato per anni, dicendo che quest’ultimo non sa cosa vuole e non può decidere.
Perché diciamolo: ogni volta che si critica l’azione di un ministro il cui comportamento è avallato dai cittadini, si criticano i cittadini stessi, si insulta la loro intelligenza.
Trovo folle e amaro sentire dire che Salvini è un arruffapopoli e che Di maio dice solo fandonie.
Chi ha demandato alla classe politica che ci ha governato negli ultimi 10 anni il potere di stabilire cosa sia giusto e cosa sbagliato?
Chi ha detto che gli Italiani non siano in grado di valutare, analizzare e decidere da soli a chi credere e quale sia il meglio per loro?
Quello che vedo, dal punto di vista della politica interna, è che la nostra nazione è fatta:
- da chi fa senza fare rumore;
- e di chi critica facendo il più rumore possibile.
Perché la critica e il rumore portano consensi…
Ma quali consensi?
Questi politici e questi scrittori e cantanti e attori e giornalisti, tutti questi soggetti che si sentono in dovere di criticare e attaccare a livello istituzionale e personale chi oggi ci governa, devono ricordare una cosa: loro sono politici, scrittori, cantanti, attori, giornalisti perché hanno un pubblico e quel pubblico è fatto da chi ha votato l’attuale governo.
Ciò che queste persone devono imparare è il rispetto verso i cittadini e le loro scelte.
Visto che ci siamo mi piacerebbe poter estendere questo messaggio anche a chi oggi siede nei consigli delle istituzioni europee: l’attacco vergognoso, bugiardo, infamante, psicologicamente terroristico e eticamente distruttivo perpetrato da questi soggetti verso la nostra nazione e il nostro governo è inaccettabile perché:
- distruttivo dell’ideale di Europa che abbiamo amato e condiviso;
- lesivo della dignità della nostra nazione e di tutti i suoi cittadini;
- offensivo nei confronti dei popoli europei e delle loro tradizioni.
Chi detiene il potere istituzionale a livello Europeo, negli ultimi anni, ha causato danni incalcolabili sia sul piano economico che strutturale bancario, governando con arroganza e causando danni incalcolabili attraverso la politica di gestione del denaro pubblico per la creazione e il sostegno del sistema bancario finanziario.
Per concludere il 4 marzo 2018 è stato importante per due motivi:
- dopo anni di governi fantoccio non eletti e non voluti, abbiamo potuto votare e trovo triste che la nostra nazione abbia voluto festeggiare il voto come una conquista, quando avrebbe dovuto essere un diritto assodato e acquisito;
- i cittadini hanno preso una decisione e non hanno bisogno di essere salvati da questi sedicenti guide\ex-politici-abusivi con la loro cricca di pensatori e artisti impegnati al seguito.
Tutto questo per dire che le scelte dei cittadini devono essere rispettate, non condivise forzatamente ma rispettate e agevolate, in modo che siano i cittadini stessi a valutare le conseguenze delle scelte, azioni e decisioni del sodalizio giallo-verde che oggi guida il paese.