E IL CALCIO SI FERMA, CHE SUCCEDE A LADISPOLI E CERVETERI?

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E INTANTO C’È CHI INIZIA A SOGNARE IL DERBY TIRRENICO CHE MANCA ALL’APPELLO DA PIÙ DI 7 ANNI. LA SANA RIVALITÀ AI TEMPI DELL’EMERGENZA SANITARIA.

Non c’è ancora alcuna certezza sulla ripresa del campionato di calcio. Se l’intera stagione venisse annullata, il titolo di campione non verrebbe assegnato, così come non si andrebbe avanti con play off e play out. Vale per la Serie A, vale per il Campionato Nazionale Dilettanti e per le categorie minori.

Se invece il girone di ritorno andasse avanti regolarmente, magari soffrendo un po’ nei mesi estivi di giugno e luglio, allora niente congelamento delle posizioni in classifica: il campo sancirà di nuovo chi deve salire e chi retrocedere. C’è poi ancora un’altra ipotesi, e cioè che gli alti vertici prendano in considerazione solo il girone di andata per decretare la fine del torneo.

Quindi? In piena pandemia, mentre gli atleti magari cercano di tenersi in forma allenandosi come possono dentro casa o nel giardino (o al massimo effettuando il giro del palazzo nel raggio dei 200 metri come impone il decreto governativo), le società sotto sotto iniziano a calcolare ipotetici scenari. Ipotesi quindi al momento. Ma vale la pena soffermarci soprattutto sulle nostre formazioni locali di riferimento. Anche perché non solo i tifosi della Juventus o della Lazio sono in trepidazione.Prendiamo l’Academy Ladispoli ad esempio.I rossoblu devono sperare che il campionato prosegua dopo l’emergenza sanitaria (o al massimo venga cancellata la stagione 2019/2020). L’attuale penultima posizione non promette nulla di buono, anzi condannerebbe ad una inevitabile retrocessione la squadra tirrenica appena acquistata da Sabrina Fioravanti da Umberto Paris. Stesso discorso se si calcolerebbe il girone di boa: il Ladispoli andrebbe giù ugualmente.

“C’è sicuramente molto rammarico per la situazione che stiamo vivendo – afferma il Direttore Sportivo Paolo Nista sul portale del club – ma ora la priorità è la salute. E’ una sofferenza stare lontani dal rettangolo di gioco, ma dobbiamo fare la nostra parte in questa gara restando uniti. La prima squadra, nonostante lo stop degli allenamenti, si sta allenando in modo individuale da casa, siamo costantemente in contatto con tutti i nostri ragazzi. Prima della sosta forzata non avevamo una situazione di classifica rosea ma rimango ancora fermamente convinto che questa squadra potesse continuare a giocarsi il tutto per tutto per la salvezza”. L’Asd Cerveteri invece sogna in grande. Non solo perché la compagine etrusca che milita nel campionato di Promozione è prima in graduatoria, ma anche perché lo era anche al termine del girone di andata visto che dopo aver espugnato il “Ginnasi” di Ronciglione si era laureata campione d’inverno. E se si proseguirà, gli uomini di mister Fracassa (che in settimana ha festeggiato il compleanno) avranno comunque un punticino di vantaggio dalla più immediata inseguitrice, ovvero il Fiumicino.

Sia in caso di semaforo rosso che di continuazione, la probabilità che il prossimo anno si disputi il derby tra il Cerveteri e il Ladispoli, non accade da oltre 7 anni, non è così remota. Anzi, tutt’altro. L’ambiente è sereno e ormai consapevole che i tifosi di un club glorioso (in serie C dal 1991 al 1994) non vogliono nascondersi più. Ed è giusto sognare l’Eccellenza.