Intensificata la campagna vaccinale, come intendono affrontare la terza ondata.
Preoccupa la diffusione delle varianti di coronavirus nelle ultime settimane, tanto da far temere l’arrivo di una “terza ondata” di covid. In serata si avrà conferma del contenuto del nuovo Dpcm in vigore dal 5 marzo al 6 aprile. Intanto, accelerare, perché se c’è una luce in fondo al tunnel è tenuta in vita dai vaccini è la strada che il premier Mario Draghi ha indicato nel suo esordio al Consiglio europeo, dove si è lavorato sul tema del certificato digitale, con criteri comuni, che consentirebbe di avere accesso agli Stati membri e di riaprire le società. Sembra essere considerato un titolo necessario per poter viaggiare, spinto da diversi Paesi del Sud Europa per salvare la stagione estiva.
Inoltre, Draghi, in sintonia con gli altri leader europei, intende adottare un approccio più severo con le compagnie farmaceutiche che non rispettano gli impegni presi, “non dovrebbero essere scusate” afferma il Presidente Draghi – che indica ai colleghi europei – di dare priorità alle prime dosi di vaccino alla luce dei dati incoraggianti della recente letteratura scientifica.
Linea comune anche sulle misure “dobbiamo mantenere rigide restrizioni, aumentando nel contempo gli sforzi per accelerare la fornitura di vaccini”. L’unica cosa certa è l’aumento dei comuni in zona rossa.