DONNE VITTIME DI VIOLENZA. OK AL ‘CONTRIBUTO DI LIBERTÀ’

0
750

Contributi economici per evitare che tornino dagli uomini dai quali hanno subito violenza

La Regione Lazio ha approvato un altro importante provvedimento che va ad aggiungersi ai tanti messi in campo in questi ultimi anni: un ulteriore finanziamento di 750mila euro per sostenere il cosiddetto “Contributo di Libertà”. Un fondo questo che consente di proseguire il difficile percorso di riacquisizione della propria autonomia personale una volta terminato quello all’interno della rete dei Centri antiviolenza e Case Rifugio aperti dalla Regione Lazio.

Con questo contributo si va a supportare non solo la donna vittima di violenza e la sua autonomia abitativa, ma anche le necessità dei figli: canoni di affitto, spese condominiali, utenze, acquisto libri scolastici, materiale didattico, mensa e dopo scuola, abbonamento mezzi pubblici. E tanti altri interventi ancora.

Molte donne dopo i maltrattamenti si trovano costrette a ripartire da zero e dopo un primo percorso nei centri dedicati è fondamentale sostenerle per evitare che a causa dei problemi economici non siano costrette a tornare da quegli uomini dai quali hanno subito violenza. E in secondo luogo per dare loro il tempo di ricostruire la propria vita, sia dal punto di vista psicologico che lavorativo.

Mi piace ricordare come la Regione Lazio sia stata la prima in Italia a introdurre un contributo in sostegno dei figli delle vittime di femminicidio. Contributo che dal 2018 è stato esteso ai figli fino a 29 anni. E che sempre il Lazio dispone di un’importante rete di Centri antiviolenza e delle Case rifugio. I Centri antiviolenza pienamente funzionanti sono 22 mentre le Case rifugio 8, per un totale di 76 posti letto.