Il 9 maggio 1837 nasce a Mornese, un paesino del Piemonte, Maria Domenica Mazzarello: una vita breve ma intensa e coraggiosa, basata sulla essenzialità, sulla saggezza evangelica e una fede robusta, respirata all’interno di una famiglia profondamente cristiana. Il padre Giuseppe era un uomo saggio, capace di unire lavoro e preghiera, famiglia e vita parrocchiale e guidò la figlia in questo percorso di crescita umana e di santificazione personale.A 18 anni, Main, cosi la chiamavano in Paese, è membro della Pia Unione delle “Figlie di Maria Immacolata”, associazione mariana sorta su proposta di alcune giovani e approvata da don Domenico Pestarino, loro guida spirituale. Maria è forte e robusta, dà una mano al papà nelle vigne e le sue giornate trascorrono laboriose e serene finché tra le colline non scoppia il tifo: la famiglia di suo zio ne è colpita. Maria, con tanta paura, accetta di curare i parenti, ma si ammala anche lei. La sua salute non le permetterà più di tornare nei campi e ora cosa farà nella vita? Durante la guarigione attraversa un periodo di crisi ma mentre passeggia sulla collinetta di Borgoalto, Maria ha una visione che le cambia la vita: “vede” un collegio con tante giovinette e sente una voce dire “A te le affido”. Anni più tardi, là sorgerà la prima casa delle Figlie di Maria Ausiliatrice. Allora Main matura, in modo più esplicito, l’idea di dedicarsi all’educazione di bambine e giovani del paese e così decide di imparare il mestiere della sarta. Insieme all’amica Petronilla apre un piccolo laboratorio di cucito con l’intento di radunare le ragazze del paese e che ben presto si trasforma in “casa” per bambine povere e orfane. L’incontro con bon Bosco nel 1864 è spiritualmente fulminante: anche se non si erano mai conosciuti condividevano gli stessi ideali, sogni e lo stesso stile educativo. Maria “sente” la santità di don Bosco e lui percepisce la grande rettitudine della ragazza che era evidente fosse colei che Dio gli aveva indicato per continuare la sua opera di salvezza dei giovani. Da diversi anni don Bosco sta pensando di fondare una famiglia di Suore che facciano per le fanciulle il bene che i suoi Salesiani fanno per i ragazzi e così sceglie le semplici “Figlie” di Mornese e Maria Mazzarello in particolare. Nel 1871 don Bosco e madre Mazzarello fondano l’istituto delle “Figlie di Maria Ausiliatrice”, la parte femminile del carisma salesiano, per l’educazione delle ragazze povere. La mattina del 5 agosto 1872, festa della Madonna della neve, Maria prende i voti assieme alle sue compagne ed è chiamata ad essere la prima Superiora del nascente Istituto anche se sceglierà solo il titolo di Vicaria, perché diceva “non sono capace di dirigere me stessa, tanto meno gli altri”: la vera direttrice è la Madonna, così l’aveva consolata Don Bosco. Suor Maria Mazzarello, nella sua umiltà, guidò con una saggezza spirituale unica l’Istituto che crebbe, si aprirono le prime case in Italia e si avviarono le missioni in Francia e in America. Morì a Nizza Monferrato il 14 maggio 1881, a soli 44 anni, lasciando l’Istituto vivo e attivo, che contava già 230 tra suore e novizie e 28 case sparse in Italia e all’estero. Oggi sono oltre 14.000 le Suore che professano in tutto il mondo questa spiritualità che si può riassumere in una strategia preventiva e dell’allegria, per una totale apertura e coinvolgimento dei giovani. Questa donna straordinaria fu beatificata da Pio XI nel 1938 e poi canonizzata nel 1951. La Famiglia Salesiana la ricorda e la festeggia il 13 maggio e così per questa ricorrenza abbiamo incontrato la vicaria Suor Maria della Casa di Maria Ausiliatrice di Ladispoli, dove l’oratorio salesiano da tanti anni accompagna gli adolescenti, alla quale poniamo un’unica importante domanda: qual è il messaggio attuale che la vita di Santa Maria Domenica Mazzarello presenta ai giovani d’oggi?
“La vita di Maria Domenica Mazzarello non ha nulla di straordinario, avendo vissuto il quotidiano nella più grande semplicità. La sua grandezza sta proprio in questo: aver compiuto azioni ordinarie in modo straordinario. Questa sua santità è alla portata di tutti anche oggi!”
E così nella ricorrenza della sua nascita e della sua morte, nel mese mariano, vogliamo ricordare questa donna straordinaria il cui contributo è ancora vivo e attuale.
Pamela Stracci