Sviluppare una mentalità vincente e coraggiosa. Con gli insegnanti tecnici Sergio Ierace e Simone Servilio conosciamo il Metodo Globale Autodifesa.
«La cultura dell’autodifesa che punta a far sì che donne e bambini diventino più forti»Comandante Sergio Ierace.
Non si tratta di imparare a combattere, ma di acquisire maggiore sicurezza nelle proprie capacità, per prevenire il trauma che scaturisce dall’essere aggredite. L’intervento delle forze dell’ordine consente che non accada il peggio, quando è rapido; la giustizia punisce l’aggressore quando va bene, ma nulla impedisce alle emozioni negative di fluire. La violenza subita necessita di un lungo percorso terapeutico affinché non condizioni più la quotidianità e poi non si dimentica.Ecco perché prevenire è importante per di ogni donna.
La conoscenza di alcuni movimenti e parti del corpo umano sensibili, tanto da consentire, se toccati, la fuga dalla persona male intenzionata è possibile grazie al Metodo Globale Autodifesa. Sabato mattina gli insegnanti tecnici Sergio Ierace e Simone Servillo a Ladispoli con una lezione dimostrativa, proposta da Asd Educazione Judo di Carlo Fabbri, hanno promosso la cultura dell’autodifesa.
Nasce così l’idea di organizzare un corso di primo livello di ginnastica propedeutica a far divenire naturali quei movimenti che normalmente, e soprattutto provando paura, non verrebbero in mente. Non è necessario essere atlete, giovani o muscolose, tutte possono partecipare alle lezioni ed apprendere un comportamento salva vita. In casa, per la strada, anche solo per far passare un brutto quarto d’ora al molestatore di turno che si diletta in autobus o nella metro ad avvicinarsi troppo tanto da appoggiarsi dietro “per sbaglio”. Esperienza antipatica quanto comune a chi utilizza i mezzi di trasporto pubblici. Ebbene, immaginate di dargli una lezione senza affanno e senza incorrere in un reato. Sì, perché non insegnano tecniche di combattimento, tantomeno la violenza, semplicemente difesa. E per difesa si intende nei migliore dei casi impedire il contatto con il proprio corpo, oppure se capita, riuscire a liberarsi e fuggire al primo approccio. Per questo motivo il corso è aperto anche ai bambini e agli uomini.
Metodo Globale Autodifesa: l’unico riconosciuto dalla FIJLJAM. Le tecniche utili a bloccare l’azione di qualunque aggressore.
Non solo, l’aspetto fondamentale riscontrato è la sensazione di benessere provata a fine incontro. Mi sono sentita forte e autonoma, sicura di me, una sensazione scaturita della conoscenza: un braccio tirato su (a protezione) in un certo modo piuttosto che in un altro, una determinata postura o andatura. Ma sarà ancora più bello provarlo personalmente ecco perché ho proposto di ripetere l’iniziativa. All’incontro eravamo in quattro, l’iniziativa è stata poco diffusa forse, oppure poco attraente, non importa. La bella notizia invece è che i due istruttori hanno accettato di tornare e l’invito è quello di chiamare il numero 3668929436 per informazioni sulla data dell’incontro che si terrà sempre a Ladispoli.
Contrastare la violenza non è solo uno slogan di novembre, prendersi cura di se è ciò che più conta. Uno stile di vita da trasferire ai propri figli, da far adottare alle proprie mamme.
“Nelle vesti di comandante di Polizia, intervengo a fatto avvenuto, cerco di vestire un altro abito, quello di istruttore di M.G.A, questa disciplina si propone a tutti i cittadini, è una scuola di coraggio, affinché diventi maggiore. Ribellarsi a ciò che accade in famiglia come in strada, ancor prima che diventino fatti-reato”.
Barbara Pignataro